Il 13 novembre 2024, l’INPS ha presentato una nuova piattaforma destinata a favorire la regolarizzazione dei rapporti di lavoro e a contrastare il lavoro sommerso. Questo strumento nasce come parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mira a semplificare gli adempimenti contributivi, migliorando l’interazione tra l’Istituto e i contribuenti.
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Obiettivo: semplificare gli adempimenti contributivi
L’introduzione di questa piattaforma si inserisce all’interno del quadro normativo previsto dal Decreto PNRR bis, con l’obiettivo primario di favorire la compliance fiscale e semplificare le operazioni per i contribuenti. La piattaforma offre un accesso diretto alle informazioni relative ai rapporti di lavoro, consentendo ai datori di lavoro e ai loro intermediari di monitorare e correggere le posizioni contributive non in regola.
Come funziona la piattaforma INPS
La nuova piattaforma di gestione delle azioni di compliance è un’importante innovazione nel sistema di monitoraggio del lavoro sommerso. Come spiegato nel messaggio INPS n. 3782, la piattaforma consente di incrociare i flussi UniEmens con le comunicazioni obbligatorie inviate al Ministero del Lavoro, per verificare eventuali discrepanze nei rapporti di lavoro. Le informazioni rilevate, come i dati delle comunicazioni obbligatorie e gli archivi anagrafici, sono ora disponibili per un monitoraggio accurato delle posizioni irregolari.
I datori di lavoro possono accedere alla piattaforma, dove i dati relativi a rapporti di lavoro non correttamente denunciati vengono evidenziati. L’obiettivo è consentire una pronta correzione delle anomalie attraverso la gestione semplificata delle pratiche.
Gestione e regolarizzazione delle posizioni contributive
Il sistema prevede che, una volta individuate le anomalie, l’INPS possa inviare lettere di compliance ai contribuenti. Queste lettere invitano i datori di lavoro a regolarizzare la propria posizione contributiva entro 30 giorni dalla ricezione, con la possibilità di accedere a un regime sanzionatorio agevolato. In caso contrario, saranno applicate sanzioni civili fino al 40% dei contributi omessi.
L’INPS, grazie alla possibilità di inviare comunicazioni bidirezionali, consente anche ai contribuenti di fornire giustificazioni per eventuali discrepanze tra le dichiarazioni in UniEmens e quelle in Unilav, agevolando così la correzione degli errori senza incorrere in penalizzazioni.
Il processo di regolarizzazione
La piattaforma consente la gestione delle regolarizzazioni attraverso la modalità “RE” (Regolarizzazione da compliance – Evasione), che permette ai datori di lavoro di sanare la propria posizione. Entro il termine di 30 giorni, il contribuente potrà regolarizzare la sua posizione e beneficiare di una riduzione delle sanzioni civili, con un tasso pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti. In caso di evasione contributiva, tuttavia, le sanzioni saranno maggiori, con un tasso che può arrivare al 40% dei contributi non versati.
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