Novità in arrivo nella gestione dei concorsi pubblici. Le prove preselettive e le correzioni saranno affidate alle macchine grazie all’intelligenza artificiale. Ecco tutti i dettagli.
Concorsi pubblici con intelligenza artificiale: cosa cambia
Continuano le novità nel mondo dei concorsi pubblici. Oltre alla riduzione delle tempistiche con selezioni ogni tre mesi, è previsto anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Nello specifico, le prove preselettive, la correzione e la formazione delle graduatorie saranno affidate alle macchine. Questo processo di digitalizzazione consentirà perciò di chiudere il concorso in soli 100 giorni. Si tratta di un grande passo in avanti rispetto al passato, ma che nasconde tuttavia non poche insidie. Gli algoritmi sono infatti passibili di errori e, per essere realmente efficaci, devono essere strutturati secondo criteri ben precisi.
Il rischio, infatti, è che possano insorgere discriminazioni o malfunzionamenti nel processo di selezione. Non solo, questi sistemi devono rispettare una serie di principi cardine, che possono essere desunti dall’attuale Regolamento sui dati personali GDPR. In particolare, è fondamentale che l’algoritmo sia conoscibile da parte dei destinatari delle decisioni finali. In secondo luogo, dovrà anche essere comprensibile. Questo significa che l’algoritmo dovrà essere basato su una logica chiara e facile da capire. Infine, è altrettanto importante che il processo decisionale automatizzato sia non esclusivo. Questo significa perciò che, all’utilizzo delle macchine, dovrebbe sempre essere abbinato anche il controllo dell’uomo.