Lavoro in Italia: secondo l’Istat il tasso di occupazione dei laureati è più basso rispetto alla media europea

Nel 2021 è ancora forte il divario nell'istruzione


È al 4,3% in meno rispetto alla media europea il tasso di occupazione dei laureati in Italia nel 2021 rilevato dall’Istat. Inoltre il 62,7% degli italiani tra i 25 e i 64 anni ha almeno un titolo di studio secondario superiore, ma la media risulta il 20% in meno relativamente alle altre nazioni europee, come la Germania (84,8%) o la Francia (82,2%). In aggiunta, anche coloro in possesso di un titolo di studio universitario (20%) sono in minoranza in confronto alla media degli altri Paesi europei (33,4%).

Ma nello Stivale è fortemente presente inoltre un divario di tasso di occupazione femminile e maschile, tra i giovani e tra chi è nato e cresciuto al Sud.

Disuguaglianza di genere, vivere al Sud d’Italia e nuove generazioni

Secondo i dati raccolti, nonostante le donne in Italia siano più istruite (laureate il 23,1%) degli uomini (laureati il 16,8%), il tasso di occupazione femminile è di gran lunga inferiore (55,7%) rispetto a quello maschile (75,8%). Il divario cresce sopratutto nelle aree socio-economiche e giuridiche, e ancora maggiormente in quelle scientifiche e tecnologiche come Ingegneria, Matematica o Informatica, riducendo il tasso di occupazione a circa il 10%.

Coloro che invece sono residenti al Sud d’Italia e hanno tra 25 e i 64 anni risultano essere istruiti del 13% in meno in relazione a chi vive nel Centro-Nord.

Sebbene il diploma sia considerato indispensabile per l’accesso al mondo del lavoro, purtroppo le nuove generazioni spesso abbandonano gli studi, condizionate in primis da una situazione familiare non agiata: in particolare si tratta di giovani che lasciano la scuola prima del diploma (25,8%). Rispetto alla media europea si parla per l’Italia del 12,7%, seguita solo dalla Spagna (13,3%) e dalla Romania (15,3%).

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Inoltre solo il 26,8% degli italiani tra i 30 e i 34 anni si laurea, a paragone del 45% previsto nel 2030 suggerito dal quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione. Questo fatto è determinato soprattuto perché in Italia l’Università è l’unica istruzione proposta rispetto ad alternative come corsi professionali post-diploma offerti dagli altri Paesi europei.

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Carla Monni
Carla Monni
Giornalista, appassionata di grafica e musicista ormai per diletto. La musica è al centro della mia professione e non solo: da anni affianco infatti la scrittura redazionale alla pratica musicale, spaziando dalla musica jazz al gospel e suonando qua e là con la mia band soul funk.