I dati sugli infortuni e i decessi sul lavoro nel 2022 sono preoccupanti e richiedono un’azione immediata per garantire la sicurezza dei lavoratori. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) le denunce per casi di infortunio sul lavoro nel 2022 sono state 697.773, con un aumento del 25,7% rispetto all’anno precedente, 1.090 delle quali hanno avuto esito mortale (-10,7%).
Anche le patologie di origine professionale denunciate sono aumentate e corrispondono a 60.774 casi (+9,9%).
Si tratta di numeri che evidenziano un’allarmante situazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Inoltre, è possibile tracciare un andamento negativo anche nella sfera dell’occupazione femminile: l’aumento degli infortuni sul lavoro denunciati nel 2022 è pari al +42,9% (da 200.557 a 286.522 denunce), a differenza della componente maschile che presenta un +16,0% (da 354.679 a 411.251).
Lo comunica l’Inail con i dati relativi 2022. L’aumento degli infortuni e decessi ha interessato sia i lavoratori italiani (+27,0%), sia quelli extracomunitari (+20,8%) e comunitari (+15,8%). Dall’analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni.
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