Diritto d’Autore: mancato accordo tra Meta e Siae

La musica italiana esclusa dai social network

Via la musica italiana da Instagram e Facebook. Questa la decisione unilaterale di Meta, l’azienda statunitense che gestisce i due social network, a seguito del mancato accordo – già in scadenza l’1 gennaio scorso – con la Siae, la società che tutela il diritto d’autore di compositori e artisti in Italia.

La Società Italiana degli Autori ed Editori non ha infatti gradito l’offerta economica proposta dall’impresa Zuckeberg, mirata a integrare la copertura musicale delle due app. Inoltre Meta, in fase di negoziazione, ha continuato a utilizzare le canzoni tutelate Siae, nonostante il rinnovo della licenza non fosse ancora definito. 

Cosa succederà adesso?

L’intesa fallita tra Meta e Siae ha portato già dal pomeriggio di ieri all’eliminazione da parte dell’impresa americana della musica tutelata dalla Siae nei cataloghi presenti sui social Facebook e Instagram. Il risultato è che gli utenti non potranno più condividere brani italiani protetti da copyright sui propri social e condividerli dunque nelle storie, reel o feed. Intanto per i contenuti già pubblicati Meta ha provveduto a silenziarne le tracce audio.

Meta ha annunciato che le sue stesse condizioni sono state invece accolte dai partner analoghi spagnoli, francesi e inglesi e al contempo invece la Siae chiede un resoconto economico dei contenuti con musica italiana, come concordato anche già con YouTube e TikTok.

L’impatto non solo per le due aziende

Tanta amarezza per la decisione presa che influirà in primis sull’industria musicale italiana, a partire dalle parole di Mogol, il Presidente onorario della Siae, che ha commentato all’agenzia LaPresse «queste piattaforme digitali guadagnano miliardi e sono restii a pagare qualcosa agli autori, che vivono di diritti. È una battaglia giusta quella che facciamo a tutela degli artisti, è una battaglia sacra. Il copyright è stato approvato alla Camera e al Senato ed è fermo da 7-8 mesi ai decreti attuativi, è tutto fermo e non riusciamo a capire perché, se non si sblocca è una battaglia che abbiamo perso».

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Attualmente dunque, come sostiene un portavoce di Meta, «la tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta e per questo motivo avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae all’interno della nostra libreria musicale. Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo e continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti».

Intanto, non solo la Siae ha perso un forte canale di distribuzione, ma gli utenti non avranno più la possibilità di usufruire di una una delle funzioni più vantaggiose dei social.

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Carla Monni
Carla Monni
Giornalista, appassionata di grafica e musicista ormai per diletto. La musica è al centro della mia professione e non solo: da anni affianco infatti la scrittura redazionale alla pratica musicale, spaziando dalla musica jazz al gospel e suonando qua e là con la mia band soul funk.