Novità per chi desidera acquistare la casa con mutuo ipotecario o ristrutturarla. Tra gli emendamenti del testo della Legge di Bilancio 2023 si torna – come comunicato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti lo scorso 18 dicembre 2022 alla Camera – a una norma del 2012, che prevedeva il passaggio dal tasso variabile al tasso fisso per coloro che rispettino queste condizioni:
- abbiano un ISEE entro i 35.000 euro;
- rispettino il valore del mutuo di 200.000 euro;
- siano regolari nel pagamento delle rate del mutuo.
Questa normativa, contenuta nell’articolo 8 comma 6 della legge 106 del 2011, era stata applicata sino al 31 dicembre 2012 e ora potrebbe essere attuata per i mutui pattuiti già prima dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023.
La nuova misura potrebbe dunque riprendere lo schema del 2012 apportando alcune modifiche, inerenti per esempio la regolarità dei pagamenti delle rate, in rapporto anche alle difficoltà economiche causate da pandemia e inflazione.
La misura sarà conveniente per chi ha concordato un mutuo a tasso variabile, poiché nonostante sia vantaggiosa nei periodi in cui i tassi sono bassi, è nettamente sfavorevole quando invece si alzano, arrivando anche a vincolare i mutui agevolati destinati agli under36.
Anche se il meccanismo di calcolo del tasso non è facile, il passaggio da quello variabile a quello fisso sarà proficuo: i mutui a tasso variabile sono circa al 6%, mentre quelli fissi attorno al 3%. Il tasso rinegoziato potrebbe dunque essere meno del 4%. La normativa prevede inoltre di allungare la durata del finanziamento per un massimo di 5 anni ed entro e non oltre i 25.
Non ci resta che aspettare ormai una ventina di giorni per l’approvazione o meno della norma da parte del Parlamento, che si riunirà entro le fine dell’anno per definire i vari punti della Manovra 2023.