Manovra 2024: taglio del cuneo fiscale, bonus ai dipendenti e stipendi più alti

La Manovra 2024 rivoluziona il reddito dei lavoratori: taglio del cuneo fiscale, bonus fiscali e incentivi per il turismo. Cosa aspettarsi?

Sono molte le novità che il governo sta introducendo nella Manovra 2024, e molte di queste riguardano direttamente le buste paga dei lavoratori. Tra queste, il taglio del cuneo fiscale rappresenta una delle misure più rilevanti, con un impatto significativo sul reddito dei lavoratori dipendenti. Inoltre, ci sono anche cambiamenti nei bonus e nei premi, e stipendi più generosi previsti per i lavoratori del settore turistico.

Taglio del cuneo fiscale: impatto positivo sui redditi fini a 35.000 euro

Il taglio del cuneo fiscale è senz’altro una delle misure più costose previste nella Manovra 2024, con un costo stimato di circa 11 miliardi di euro. Questa significativa somma è destinata a evitare che, a partire dall’anno successivo, gli stipendi di circa 13,8 milioni di lavoratori dipendenti subiscano una decurtazione dovuta alla fine degli “sconti” sui contributi introdotti nel 2023 e, soprattutto, da luglio dello stesso anno.

La riduzione del cosiddetto “cuneo fiscale“, ovvero la differenza tra ciò che il datore di lavoro versa e ciò che effettivamente arriva nelle tasche dei contribuenti, avrà un impatto positivo solo sui redditi fino a 35.000 euro lordi all’anno. Questa misura è suddivisa in due fasce:

  • la prima, basata su tredici mensilità e applicabile a stipendi mensili non superiori a 1.923 euro (aumentati del rateo della tredicesima), beneficerà di uno sconto del 7%.
  • La seconda fascia, che comprende lavoratori con stipendi mensili fino a 2.692 euro, vedrà una riduzione degli oneri contributivi del 6%. Il risultato di questo taglio è un aumento medio di circa 100 euro in busta paga a partire da luglio scorso.
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Effetto Irpef sugli stipendi

Nel 2024, i lavoratori vedranno anche l’effetto del primo modulo della riforma fiscale, che prevede l’accorpamento delle prime due aliquote al 23% per i redditi fino a 28.000 euro. La combinazione di questa riforma con il taglio del cuneo fiscale comporterà, in media, un aumento di 117 euro al mese per coloro che guadagnano 25.000 euro lordi all’anno. I benefici, in realtà, si estenderanno a tutti i contribuenti fino alla soglia dei 50.000 euro all’anno, oltre la quale il governo ha scelto di mantenere invariata l’imposta.

Fringe benefit

Per il 2024, è prevista un aumento della soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit da 258 euro a 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti e addirittura a 2.000 euro per quelli con figli a carico, inclusi figli nati fuori dal matrimonio, figli adottivi o affidati. Questa modifica favorisce tutti i lavoratori, ma ridimensiona l’incremento precedentemente stabilito dal decreto Primo Maggio, che aveva portato il tetto esentasse a 3.000 euro per i lavoratori con figli.

L’esenzione riguarderà tutte le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica, del gas naturale, delle spese per l’affitto della prima casa o per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.

Sconto fiscale su premi di produttività

La Manovra prevede anche uno sconto fiscale sui premi di produttività previsti dalle aziende. L’aliquota dell’imposta sostitutiva per questa voce dello stipendio sarà ridotta al 5%. Questo sconto fiscale è confermato per le somme fino a 3.000 euro e per i lavoratori con un reddito annuo fino a 80.000 euro lordi. Questa misura mira a rafforzare il welfare aziendale e promuovere la competitività delle imprese.

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Trattamento integrativo speciale per lavoratori del turismo

Infine, i lavoratori del settore turistico, inclusi quelli negli alberghi e nelle terme, vedranno stipendi più generosi. Per garantire la “stabilità occupazionale e affrontare l’eccezionale carenza di opportunità di lavoro nel settore turistico, ricettivo e termale,” ai lavoratori di questo comparto è riconosciuto un trattamento integrativo speciale, non tassabile, pari al 15% delle retribuzioni lordi derivanti dal lavoro notturno e dalle prestazioni di lavoro straordinario. Tuttavia, questa misura avrà una soglia di reddito di 40.000 euro lordi all’anno e rimarrà in vigore solo per un anno.

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Autore
Valerio Mainolfi
Valerio Mainolfi
Specializzato in comunicazione e marketing, amante della scrittura creativa, navigo costantemente tra ambizioni future e sfide del nostro tempo, agganciato all’evoluzione illogica del mio essere.