Mutui Casa 2024: come varia la rata mensile in base al profilo del richiedente

Scopri come fattori come età, durata del mutuo, scelta tra tasso fisso o variabile e classe energetica dell'immobile influenzano l'importo della rata mensile del mutuo.

Acquistare una casa tramite un mutuo è un’operazione complessa, influenzata da molteplici fattori che determinano l’importo della rata mensile. Tra questi, l’età del richiedente, la durata del finanziamento, la scelta tra rata variabile o fissa e la classe energetica dell’immobile giocano ruoli cruciali. Analizziamo come ciascuno di questi elementi incide sui costi del mutuo.

Quanto costa un mutuo?

Il costo di un mutuo per l’acquisto di una casa non è fisso, ma varia in base a diversi fattori. La tipologia del mutuo (fisso, variabile o green) e il profilo del richiedente sono fondamentali per determinare l’importo finale della rata mensile. È essenziale considerare attentamente questi elementi prima di fare domanda per un prestito.

Le voci dei costi

Le principali voci di costo di un mutuo includono la provvista, che è ancorata all’indice Euribor per i mutui a tasso variabile e all’Eurirs per quelli a tasso fisso. A queste si aggiunge lo spread, ovvero la maggiorazione applicata dalla banca sul parametro di riferimento. Questo spread varia in base al grado di rischiosità percepita dalla banca e all’interesse del cliente.

La sostenibilità del mutuo

La prima valutazione effettuata dalla banca riguarda la sostenibilità del debito, che si basa sul rapporto tra la rata del mutuo e il flusso di entrate mensili del richiedente. Questo rapporto è cruciale per determinare se il richiedente è in grado di sostenere il pagamento del mutuo nel tempo.

LEGGI ANCHE  Paga conglobata: definizione, come si calcola e differenze nei CCNL

Loan to Value (LTV)

Se la rata del mutuo è ritenuta sostenibile, un altro elemento importante da considerare è il Loan to Value (LTV), cioè il rapporto tra la cifra richiesta in prestito e il valore della casa. Per i finanziamenti con un LTV superiore all’80%, potrebbero essere necessarie ulteriori garanzie, come polizze assicurative complementari o fideiussioni.

La durata del mutuo

La durata del mutuo incide direttamente sulla maggiorazione applicata al parametro di riferimento per i mutui a rata variabile. Più lungo è il periodo di rimborso, maggiore sarà lo spread. Tuttavia, questo criterio non si applica ai mutui a rata fissa, dove l’Eurirs tende a costare di più per i periodi brevi.

L’età del mutuatario

L’età del richiedente è un altro fattore determinante. Molte banche offrono condizioni più vantaggiose a chi ha meno di 36 anni, ritenendo questi clienti in grado di consolidare la propria posizione economica nel tempo e diventare potenziali fruitori di altri prodotti finanziari offerti dall’istituto.

La classe energetica

La classe energetica dell’immobile sta diventando sempre più rilevante, soprattutto con l’approvazione della direttiva UE sulle case green. Le abitazioni di classe A, B o superiore, che hanno completato lavori di riqualificazione energetica, possono beneficiare di spread più bassi, rendendo il mutuo più conveniente.

Esempio 1: mutuo a 25 anni

Secondo un’analisi del Corriere della Sera, un mutuo standard da 140.000 euro per l’acquisto di una casa da 200.000 euro con una durata di 25 anni viene offerto al 3,10% di tasso nominale, pari a una rata mensile di 671,20 euro. L’entità della rata varia leggermente in base all’LTV: con un LTV inferiore al 70% si riduce a 667,50 euro, mentre con un LTV sopra l’80% la rata aumenta sensibilmente.

LEGGI ANCHE  Congedo paritario per entrambi i genitori: 5 mesi retribuiti al 100% – la proposta di Elly Schlein

Esempio 2: mutuo a 20 o 30 anni

Un mutuo da 140.000 euro per una casa da 200.000 euro a 20 anni costa il 3,10%, con una rata mensile di 783,46 euro. Per un mutuo della stessa cifra e durata di 30 anni, il costo rimane al 3,10%, ma la rata mensile scende a 597,82 euro. Lo spread reale su un mutuo a 30 anni è leggermente più alto rispetto a quello a 20 anni, ma il conto finale si equivale grazie all’andamento atipico dell’Eurirs.

Esempio 3: mutuo green

Un mutuo green a 25 anni presenta un tasso del 2,70%, con una rata mensile di 642,26 euro. Un finanziamento da 140.000 euro può variare dal 2,65% per un LTV del 50% a un massimo del 4,25% per un LTV del 100% in caso di un richiedente quarantenne per una casa non green, con rate oscillanti tra 639 e 758 euro.

Conclusione

I costi di un mutuo sono influenzati da molteplici fattori, tra cui la tipologia del prestito, il profilo del richiedente, la durata del finanziamento e la classe energetica dell’immobile. Conoscere questi elementi è fondamentale per fare una scelta consapevole e sostenibile. Per rimanere aggiornato, visita la nostra pagina dedicata alle news.

Potrebbe interessarti anche
- Advertisement -
Ultimi articoli
Autore