Novità Ddl Lavoro 2024: contratti forfettari, dimissioni e smart working

Scopri le principali novità del Ddl Lavoro 2024: contratto per dipendenti forfettari, risoluzione automatica per assenze ingiustificate, nuove regole su smart working e attività stagionali.

Il Disegno di Legge (Ddl) Lavoro, recentemente approvato dalla Commissione e ora in discussione in Aula alla Camera, introduce una serie di modifiche rilevanti in ambito lavorativo. Tra le novità più significative troviamo il nuovo contratto per i dipendenti con regime forfettario, le nuove regole sulle dimissioni per assenze ingiustificate e le modifiche ai contratti di apprendistato. Vediamo nel dettaglio cosa cambierà dopo l’approvazione definitiva di Montecitorio, con successiva passaggio al Senato.

Nuovo contratto per i dipendenti forfettari

Il Ddl Lavoro introduce una novità di grande rilevanza per i lavoratori autonomi che godono del regime fiscale forfettario: nasce un contratto misto che consente di mantenere il regime fiscale anche in presenza di un rapporto di lavoro dipendente. Attualmente, questa possibilità è vietata se non in circostanze particolari, ossia quando il reddito da lavoro dipendente non supera i 30mila euro e non c’è sovrapposizione tra datore di lavoro e cliente.

Le nuove disposizioni prevedono due eccezioni significative:

  1. I professionisti iscritti agli Albi con contratto part-time al 40-50% in aziende con almeno 250 dipendenti.
  2. Gli autonomi in base a contratti di prossimità, che consentono una maggiore compatibilità tra reddito da lavoro dipendente e attività autonoma.

Assenze ingiustificate: dimissioni automatiche

Un’altra importante novità riguarda le assenze ingiustificate dei lavoratori. Se un dipendente si assenta dal lavoro senza giustificazione per più di 15 giorni, il contratto di lavoro si considera risolto automaticamente per dimissioni volontarie. Questo significa che, in questi casi, il dipendente non sarà licenziato e non avrà diritto alla NASpI o ad altri sussidi di disoccupazione.

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Compatibilità fra cassa integrazione e attività lavorativa

Il Ddl Lavoro propone anche modifiche significative sulla compatibilità tra cassa integrazione (CIG) e attività lavorativa. In particolare, la nuova norma estende a tutti i lavoratori la possibilità di svolgere attività lavorativa durante il periodo di CIG, rinunciando al trattamento economico limitatamente alle giornate in cui viene effettuato il lavoro. Questo non era possibile in precedenza, a meno di avere un contratto a termine o autonomo. Rimane l’obbligo di comunicare l’attività lavorativa all’INPS.

Sospensione dei termini fiscali per i professionisti

Una novità che riguarda i professionisti riguarda il rinforzo dei diritti in caso di malattia o eventi significativi, come il parto o il ricovero di un figlio minorenne. I termini per gli adempimenti fiscali e contributivi vengono sospesi anche in questi casi, estendendo la protezione già prevista per il ricovero ospedaliero e altri eventi di particolare gravità.

Comunicazioni sullo smart working

Per quanto riguarda il lavoro agile, il Ddl introduce un obbligo di comunicazione per i datori di lavoro. Entro cinque giorni dall’avvio del periodo di smart working, o entro cinque giorni dall’evento che modifica o termina il periodo, le informazioni relative ai lavoratori in smart working devono essere comunicate al Ministero. Questo cambiamento mira a garantire maggiore trasparenza e controllo su questa modalità lavorativa.

Altre novità del Ddl Lavoro

Oltre alle novità sopra descritte, il disegno di legge prevede altre importanti modifiche:

  • I procedimenti di conciliazione tra lavoratori e datori di lavoro potranno avvenire tramite modalità telematica o audiovisiva, semplificando e accelerando il processo.
  • Sarà introdotta maggiore flessibilità nei contratti di apprendistato, permettendo la trasformazione del contratto da qualifica a professionalizzante.
  • Il concetto di “attività stagionale” verrà ampliato, con impatti significativi per i settori più legati alla stagionalità.
  • Il periodo di prova per i contratti a tempo determinato cambierà, passando a un giorno di prova ogni 15 giorni di calendario, con una durata minima di due giorni e massima di 30 giorni a seconda della durata del contratto.
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Il Ddl Lavoro si configura come una riforma importante che modernizza e semplifica diverse normative sul lavoro, rispondendo alle esigenze di flessibilità e tutela. Se approvato definitivamente, il disegno di legge apporterà cambiamenti significativi per i lavoratori, i professionisti e le imprese. La fase successiva, quella in Senato, potrà ulteriormente affinare i dettagli di questa proposta. Per rimanere aggiornato, visita la nostra pagina dedicata alle news.

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