A partire dal 2026, per facilitare i controlli sui pagamenti elettronici e sugli scontrini, i registratori di cassa e i dispositivi POS dovranno essere obbligatoriamente collegati. Questa iniziativa, parte delle misure contenute nel Disegno di Legge di Bilancio 2025, mira a un recupero significativo di gettito IVA, stimato in circa 50 milioni di euro. Le nuove regole prevedono anche l’introduzione di sanzioni specifiche per garantire il rispetto delle normative.
È importante che gli esercenti inizino a prepararsi per queste trasformazioni, in attesa della conferma definitiva del testo che dovrà essere approvato dal Parlamento. Con un approccio proattivo, sarà possibile evitare sanzioni e facilitare una transizione fluida verso un sistema di pagamento più sicuro ed efficiente.
Indice dei contenuti
Il collegamento obbligatorio: un cambiamento normativo
Il collegamento dei registratori telematici e dei POS sarà reso obbligatorio attraverso la modifica dell’articolo 2 del decreto legislativo numero 127 del 2015. In particolare, il comma 3 del decreto verrà riformulato per assicurare che la memorizzazione e la trasmissione dei dati avvengano mediante strumenti tecnologici che garantiscano sicurezza e inalterabilità. Questo cambiamento avrà un impatto diretto su tutti i punti vendita, che dovranno adeguarsi a un sistema integrato di registrazione e pagamento.
Sanzioni e controlli rafforzati
Il Disegno di Legge introduce anche un nuovo sistema di sanzioni per gli operatori del settore. Le misure sanzionatorie sono state potenziate per chi non invia i dati relativi ai pagamenti elettronici. Ad esempio, il mancato invio dei dati comporterà una multa di 100 euro, fino a un massimo di 1000 euro per ogni trasmissione non effettuata o tardiva. Inoltre, per coloro che non attuano il collegamento obbligatorio, le sanzioni amministrative variano da 1.000 a 4.000 euro.
Implicazioni per gli operatori
Queste novità non solo rendono i controlli più efficaci, ma possono anche influenzare la gestione quotidiana degli esercenti. È previsto che, oltre alle sanzioni pecuniarie, ci possano essere anche misure accessorie, come la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività. Gli operatori avranno quindi un margine di tempo fino all’entrata in vigore delle nuove regole per adeguarsi ai cambiamenti richiesti. Per rimanere aggiornato, visita la nostra pagina dedicata alle news: clicca qui.