Nuovo Rdc: per gli occupabili, l’offerta di lavoro non può superare le 2 ore di distanza con i mezzi di trasporto

Ulteriori modifiche al nuovo Reddito di cittadinanza: un emendamento approvato modifica l'Assegno di inclusione introducendo un limite di 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico per i contratti a tempo determinato, inclusi quelli in somministrazione, oltre al limite di 80 chilometri dal domicilio.

Attualmente, la commissione Affari sociali del Senato sta esaminando il decreto Lavoro, che è stato approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 1° maggio. Si sta procedendo con la votazione degli emendamenti: la commissione ha iniziato ieri le votazioni sugli emendamenti segnalati, che ammontano a circa 200.

L’obiettivo è concludere entro la settimana in modo da portare il provvedimento in Aula tra il 13 e il 14 giugno, mentre gli emendamenti relativi ai fringe benefit e allo smart working sono stati posticipati, in attesa delle valutazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulle coperture finanziarie.

È stato invece approvato un emendamento che apporta ulteriori modifiche all'”Assegno di inclusione“, che sostituirà il reddito di cittadinanza insieme al “Supporto per la formazione e il lavoro” destinato a coloro che sono occupabili.

Assegno di inclusione: per gli occupabili l’offerta di lavoro non può distare più di 2 ore con i mezzi

Il reddito di cittadinanza è stato diviso in due parti: l’Assegno di inclusione entrerà in vigore a partire da gennaio 2024 per i nuclei familiari con componenti fragili e sarà molto simile all’attuale reddito di cittadinanza. Nel frattempo, il “Supporto per la formazione e il lavoro“, che sarà una misura temporanea con una durata massima di 12 mesi, sarà erogato a partire da settembre 2023 alle persone che attualmente percepiscono il reddito di cittadinanza ma non rientrano nelle categorie svantaggiate e sono considerate idonee al lavoro.

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Per coloro che rientrano in questa categoria, l’offerta di lavoro a tempo determinato o in somministrazione dovrà essere raggiungibile entro 2 ore con i mezzi di trasporto pubblico. Con l’emendamento proposto da Giovanni Satta (Fratelli d’Italia), l’occupabile sarà tenuto ad accettare un’offerta di lavoro che prevede un contratto a tempo determinato, anche in somministrazione, a condizione che il luogo di lavoro non disti più di 80 chilometri e sia “raggiungibile in non oltre 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico”.

Criteri relativi all’obbligo di accettare l’offerta di lavoro

Secondo le disposizioni del decreto Lavoro approvato da Palazzo Chigi, in base alle caratteristiche dell’offerta di lavoro, nel caso di proposta a tempo determinato, anche in somministrazione, la distanza tra il domicilio del beneficiario e il luogo di lavoro non può superare gli 80 chilometri. La modifica approvata dalla 10ª commissione al Senato aggiunge un’ulteriore clausola: il luogo di lavoro deve essere raggiungibile entro un massimo di 120 minuti utilizzando i mezzi di trasporto pubblico.

Inoltre, il decreto Lavoro stabilisce ulteriori criteri riguardo all’obbligo di accettare un’offerta di lavoro da parte dei beneficiari dell’Assegno di inclusione:

  • Se il rapporto di lavoro è a tempo indeterminato, non sono previsti limiti di distanza all’interno del territorio nazionale.
  • Se l’offerta si riferisce a un rapporto di lavoro a tempo pieno o a tempo parziale, l’orario di lavoro non può essere inferiore al 60% dell’orario a tempo pieno.
  • La retribuzione non può essere inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi.
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Autore
Valerio Mainolfi
Valerio Mainolfi
Specializzato in comunicazione e marketing, amante della scrittura creativa, navigo costantemente tra ambizioni future e sfide del nostro tempo, agganciato all’evoluzione illogica del mio essere.