La Manovra 2025 si prepara a introdurre significative novità per il sistema pensionistico, con un focus particolare sulla previdenza complementare per i giovani. L’obiettivo del governo è chiaro: potenziare i fondi pensione e garantire una combinazione efficace tra assegno ordinario e previdenza integrativa. Vediamo i dettagli delle proposte e delle ipotesi in discussione.
Indice dei contenuti
Un pacchetto di misure per i giovani lavoratori
La discussione sulla previdenza per i più giovani sta entrando nel vivo, con il governo che, come annunciato dalla Ministra del Lavoro Marina Calderone, sta lavorando per includere nella prossima Legge di Bilancio un pacchetto di misure mirato a potenziare la previdenza complementare. Questo intervento ha come scopo principale quello di offrire una maggiore copertura previdenziale ai giovani lavoratori e lavoratrici, che attualmente sono principalmente nel sistema contributivo.
La combinazione tra assegni ordinari e fondi pensione mira a facilitare l’accesso alla pensione anticipata. Dal 2024, infatti, sono stati introdotti nuovi requisiti per il pensionamento anticipato: è necessario maturare un assegno pari almeno a 3 volte il minimo INPS, con soglie ridotte per le donne con figli. Questo cambiamento rende essenziale un supporto ulteriore, come quello offerto dai fondi pensione integrativi.
Il ruolo dei fondi pensione e la visione della Ministra Calderone
La Ministra Calderone ha commentato le future modifiche sottolineando che un intervento nella Legge di Bilancio per rafforzare i fondi pensione è molto probabile. Sebbene non si preveda un cambiamento radicale nelle attuali impostazioni, l’intenzione è quella di coniugare i percorsi dei due pilastri del sistema previdenziale. La Ministra ha dichiarato che un adeguato sistema contributivo potrebbe garantire un rendimento sufficiente, ma l’aggiunta di un supporto attraverso la previdenza complementare è vista come un modo per incoraggiare il risparmio e una pianificazione previdenziale più solida.
Un nuovo periodo di silenzio-assenso per il TFR
Tra le proposte più discusse per rafforzare la previdenza complementare c’è l’introduzione di un nuovo periodo di silenzio-assenso per la destinazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) ai fondi pensione. Questa misura permetterebbe di destinare automaticamente il TFR dei lavoratori ai fondi pensione, a meno che non venga espressamente richiesto di mantenerlo in azienda.
La Ministra Calderone ha espresso un parere favorevole a questa proposta, sottolineando l’importanza di una campagna di informazione e sensibilizzazione, soprattutto per i giovani. La Ministra ritiene cruciale cambiare la mentalità dei lavoratori e la percezione della previdenza complementare, rendendola una scelta consapevole e vantaggiosa.
Con la Manovra 2025, il governo italiano si propone di rendere il sistema previdenziale più inclusivo e sostenibile per i giovani. Attraverso l’aumento dei fondi pensione e l’eventuale introduzione di nuove misure come il silenzio-assenso per il TFR, l’obiettivo è garantire una previdenza complementare solida e accessibile, che possa offrire una maggiore sicurezza per il futuro dei lavoratori.