Il personale scolastico ha la possibilità di richiedere i permessi per il dirto allo studio entro il 15 novembre. Questo beneficio, che consiste in 150 ore annuali di permesso, è accessibile a diverse categorie di lavoratori: il personale docente ed educativo, il personale ATA e gli insegnanti di religione annuali. La richiesta può essere presentata sia da lavoratori a tempo indeterminato che da quelli a tempo determinato, con contratto annuale o fino al 30 giugno, e con orario sia intero che parziale. Per chi non fosse ancora sicuro di dover usufruire di questi permessi, è prevista in alcuni casi la domanda con riserva. Vediamo i dettagli su come funziona.
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Quali corsi e attività permettono di accedere ai permessi studio?
Secondo l’articolo 3 del DPR 23 agosto 1988, n.395, i permessi per il diritto allo studio possono essere richiesti per specifiche finalità di formazione e aggiornamento. Ecco le principali:
- Specializzazione o abilitazione, come per esempio i corsi di Tirocinio Formativo Attivo (TFA) per il sostegno;
- Conseguimento del titolo di studio relativo alla qualifica professionale dell’interessato;
- Riconversione professionale, destinata a chi necessita di aggiornamenti o cambi di qualifica;
- Conseguimento di un’ulteriore laurea o diploma, per l’acquisizione di competenze aggiuntive;
- Master e corsi di perfezionamento post-laurea, utili per l’avanzamento professionale.
Questi corsi rientrano tra le attività che permettono di accedere ai permessi studio, offrendo quindi una copertura oraria per il diritto allo studio compatibile con il percorso formativo scelto.
Quando si può richiedere il permesso con riserva?
I permessi per il diritto allo studio sono utilizzabili dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, ma ci sono alcune situazioni in cui risulta difficile prevedere ora se tali permessi saranno necessari. Ad esempio, il secondo ciclo dei Percorsi Abilitanti, i percorsi formativi INDIRE o il decimo ciclo del TFA per il sostegno non hanno ancora avuto un avvio ufficiale da parte dei Ministeri dell’Università e dell’Istruzione e del Merito.
Vista l’incertezza, alcuni Uffici Scolastici Territoriali (UST) hanno concesso la possibilità di presentare le richieste con riserva. Tra questi uffici, si segnalano l’UST di Brescia e l’Ufficio di Roma, che hanno pubblicato avvisi specifici per consentire la domanda con riserva a coloro che potrebbero richiedere i permessi in un secondo momento, qualora le attività formative fossero confermate.
Come verificare le indicazioni del proprio Ufficio Scolastico
Per avere maggiori dettagli sulla possibilità di inviare la domanda con riserva, è consigliabile consultare il sito ufficiale del proprio Ufficio Scolastico Territoriale (UST) di competenza. Ogni UST può fornire indicazioni specifiche riguardo ai permessi per il diritto allo studio, inclusi i casi particolari di richiesta con riserva. Il consiglio per tutti gli interessati è quindi di rimanere aggiornati visitando regolarmente il portale del proprio ufficio scolastico per eventuali comunicazioni e scadenze.