Come prepararsi per il concorso INPS? Scopriamo insieme cosa studiare e quali sono le modalità di svolgimento dell’esame.
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Cosa studiare per il concorso INPS e quanto tempo occorre per la preparazione
Per prepararsi al concorso pubblico INPS vanno affrontate tipologie diverse di studio a seconda del tipo di ruolo per cui ci si candida. Per ruoli di tipo amministrativo bisogna studiare materie giuridiche ed economiche come diritto amministrativo, diritto civile, diritto costituzionale, scienza delle finanze, contabilità pubblica ed economia aziendale. Non è escluso che ai candidati sia richiesto di redigere un elaborato scritto in tema di diritto del lavoro e legislazione sociale.
Per quanti partecipano al concorso per informatico le materie sono più tecniche: strutture e basi di dati, reti di calcolatori, internet e la piattaforma web, ciclo di vita del software. In ogni caso il bando elenca sempre in maniera dettagliata le materie di studio e le prove d’esame.
Per quanto riguarda il tempo necessario per prepararsi, questo dipende da vari fattori, come la conoscenza pregressa delle materie coinvolte, la quantità di tempo da poter dedicare allo studio ogni giorno e la complessità del concorso stesso. Alcune persone possono avere necessità di alcuni mesi di preparazione, mentre altre potrebbero avere bisogno di più tempo. L’importante è mantenere una preparazione costante e focalizzata sugli obiettivi.
Le migliori risorse di studio per arrivare preparati al concorso
Ci sono vari manuali e libri di test specificamente dedicati alla preparazione per i concorsi INPS. Solitamente sono testi che coprono le materie richieste dal programma di studio, come diritto amministrativo, diritto del lavoro, legislazione previdenziale, economia e ragioneria.
Il manuale Concorsi INPS 2023 con le materie comuni è diretto a coloro che intendono iniziare la preparazione per il concorso. Il libro, sulla base dei programmi previsti nei precedenti concorsi per i diversi profili cercati dall’INPS, contiene la trattazione teorica delle materie comuni quali Diritto del lavoro, Legislazione sociale, Diritto amministrativo, Contabilità pubblica, Informatica e lingua inglese. Il manuale Concorsi INPS, inoltre, è corredato da numerose risorse online ed espansioni semplificate per chi non ha mai studiato il diritto, espansioni di approfondimento e un software, grazie al quale è possibile esercitarsi in vista delle prove d’esame.
Verificare la propria preparazione è importante quanto studiare sui libri, soprattutto considerato che le prove d’esame nei concorsi pubblici avvengono sulla base di test a risposta multipla.
I quiz on line aiutano a tenersi allenati e a conoscere il proprio grado di preparazione nel modo più semplice possibile. E’ utile quindi svolgere simulazioni d’esame per testare le proprie conoscenze e abituarsi al formato e alla durata delle prove. Grazie al supporto di un timer, è possibile controllare il tempo impiegato per rispondere ad ogni singola domanda e valutare le proprie conoscenze in materia.
Un altro strumento molto utile è iscriversi e partecipare a forum e gruppi di discussione, magari semplicemente per avere dei pareri. In questo modo si può interagire con altri candidati, condividere esperienze, porre domande e ricevere consigli utili sulla preparazione.
Ancora, è utile cercare domande d’esame precedenti per i concorsi INPS. Queste danno un’idea delle tipologie di domande e dell’approccio richiesto. Si possono trovare sul sito ufficiale dell’INPS, su forum online o in libri specifici per la preparazione ai concorsi.
Quante domande per il concorso pubblico INPS
Il numero di domande nei concorsi pubblici dell’INPS può variare a seconda del tipo di concorso e del profilo professionale per cui si sta concorrendo. Ogni bando di concorso specifico infatti indica il numero esatto di domande e la struttura dell’esame.
In genere sono previste delle prove preselettive con quesiti a risposta multipla di cultura generale. Diventano obbligatorie quando il numero dei partecipanti è tre volte quello dei posti messi a concorso. Servono a valutare la capacità di giudizio, logico relazionale e professionale richieste dal ruolo da ricoprire. Chi supera le preselezioni è ammesso alle prove: prove scritte e prove orali.
Il bando indica con esattezza il numero delle prove e il diario d’esame. Le prove scritte possono includere una serie di domande a risposta multipla o domande aperte. Le prove orali possono coinvolgere un colloquio o una presentazione davanti a una commissione di esaminatori.
Il numero totale di domande e la loro suddivisione possono variare anche in base alla categoria e alla qualifica professionale dell’incarico per cui si concorre. Ad esempio, i concorsi per profili amministrativi potrebbero avere un numero maggiore di domande riguardanti legislazione, economia e ragioneria, mentre i concorsi per profili informatici potrebbero focalizzarsi maggiormente su argomenti tecnici.
Per conoscere il numero esatto di domande e la struttura dell’esame per un concorso INPS specifico è necessario consultare attentamente il bando ufficiale del concorso, reperibile sul sito dell’INPS o tramite le pubblicazioni ufficiali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Modalità di svolgimento dell’esame
La struttura e le modalità di svolgimento dell’esame possono variare da concorso a concorso. Tuttavia solitamente ci sono una serie di elementi in comune che ricorrono nelle modalità di svolgimento dell’esame.
La prova scritta è comune nei concorsi pubblici. Può essere strutturata con domande a risposta multipla (quiz), domande aperte o una combinazione di entrambe. Alcuni concorsi INPS, specialmente per profili informatici o tecnici, possono includere una prova pratica che mira a valutare le competenze tecniche e abilità specifiche richieste per il ruolo. In questo caso, si potrebbe essere chiamato a risolvere problemi informatici o a lavorare su un caso pratico legato alle attività previste per la posizione lavorativa.
Nella fase finale di selezione, i candidati possono essere sottoposti a una prova orale: una commissione di esaminatori farà domande riguardanti le materie del concorso o valuterà la capacità di risolvere situazioni concrete legate al ruolo per cui si sta concorrendo.
In alcuni concorsi, i titoli di studio e l’esperienza professionale possono contribuire al punteggio complessivo. Pertanto, potresti dover presentare la documentazione comprovante il tuo curriculum accademico e lavorativo.
Infine, in alcuni casi, potrebbero essere previsti corsi di formazione obbligatori per i candidati che superano l’esame. Questi corsi possono essere necessari per acquisire le competenze specifiche richieste per il ruolo e il lavoro nell’ente pubblico.