Il canone RAI, tassa obbligatoria per chi possiede un apparecchio televisivo in Italia, può cessare di essere un obbligo a seguito della prescrizione decennale. Chiunque si trovi con pagamenti arretrati del canone può avvalersi di questa normativa per non pagare quanto dovuto oltre i dieci anni precedenti. Vediamo insieme come funziona questa regola e come applicarla per evitare costosi recuperi da parte dell’Agenzia delle Entrate.
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Come funziona la prescrizione del Canone RAI
La prescrizione per il canone RAI non pagato entra in vigore dopo 10 anni dalla data in cui il pagamento doveva essere eseguito. Questo significa che, una volta trascorso questo periodo, i contribuenti non sono più tenuti a versare le rate del canone non pagate, indipendentemente se si tratti di somme richieste attraverso bollettino o tramite addebito su bolletta della luce. L’ordinanza n. 33213 del 29 novembre 2023 della Corte di Cassazione conferma che il credito erariale relativo al canone TV è soggetto a prescrizione decennale secondo l’articolo 2946 del Codice Civile.
Evitare il pagamento degli arretrati
Per evitare il pagamento degli arretrati del canone RAI è cruciale essere a conoscenza delle date e degli importi dei pagamenti omessi. Soprattutto, per i debiti fiscali relativi al canone RAI anteriori all’introduzione di quest’ultimo nella bolletta dell’elettricità nel 2016, è possibile non pagare gli arretrati antecedenti al 2013/2014. Tuttavia, è importante ricordare che sollevare la questione della prescrizione richiede una documentazione accurata del periodo di debito in questione.
Conseguenze del mancato pagamento del Canone RAI
Non pagare il canone RAI può portare a conseguenze come la segnalazione all’Agenzia delle Entrate e l’applicazione di una sanzione fino a 619 euro per mancato pagamento di canone e Tassa di Concessione Governativa. Tuttavia, nel caso di accertamento dopo il periodo di prescrizione, il contribuente può avvalersi della prescrizione come difesa valida per evitare ulteriori pagamenti.
Conservazione delle ricevute del canone RAI
Data la prescrizione decennale, è consigliato conservare le ricevute di pagamento del canone RAI per almeno 10 anni. Queste rappresentano una prova irrefutabile del pagamento e possono essere utilizzate per difendersi in caso di contestazioni sull’adempimento dell’obbligo di pagamento.
Modalità di pagamento e esenzioni
Il pagamento del canone RAI oggi avviene attraverso l’addebito in 10 rate mensili sulla bolletta dell’elettricità, con una quota annuale ridotta a 70 euro nel 2024. Tuttavia, esistono casi di esenzione dal canone RAI per determinate categorie di soggetti, quali gli ultrasettantacinquenni con reddito non superiore a 8.000 euro, diplomatici e militari stranieri, e coloro che non detengono un televisore.
Ulteriori risorse e assistenza
Per maggiori informazioni sul canone RAI, inclusi i dettagli sulle esenzioni e le FAQ, è possibile consultare le pagine ufficiali dell’Agenzia delle Entrate e della RAI. Inoltre, è disponibile un servizio di assistenza gratuita tramite il numero verde 800.93.83.62, attivo dal lunedì al sabato, per tutte le domande relative al canone di abbonamento televisivo.
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