Professioni digitali: le più ricercate in Italia

Le offerte più diffuse sono per sviluppatori, programmatori e ingegneri del software

È l’Italia, a pari merito della Spagna, ad avere la percentuale più alta (12%) al mondo per quanto concerne la preferenza delle professioni digitali, seguita da Olanda, Singapore e UK (11%), Germania (10%), Belgio (9%), Usa e Francia (7%), Canada (6%).

Il dato è emerso grazie all’analisi effettuata dall’OCSE – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che, in collaborazione con l’agenzia per il lavoro Randstad, ha esaminato 17 milioni di annunci di lavoro online in 10 Paesi in tutto il mondo e negli ultimi dieci anni, con il fine di esplorare la richiesta e le competenze di chi si occupa di digitale, nonostante queste ultime siano ormai un requisito fondamentale per l’evoluzione di molti lavori, anche “tradizionali”.

Lo stesso Marco Ceresa, Group Ceo di Randstad, ha affermato che la conoscenza digitale non solo è necessaria per ampliare le competenze in tutte le professioni, ma è un presupposto ormai obbligatorio sul mercato del lavoro, poiché aumenta le opportunità di crescita e carriera.

Secondo il rapporto OCSE/Randstad, sviluppatori, programmatori e ingegneri del software sono tra gli impieghi più richiesti sul web (44%). Seguono i Data Analyst/Administrator e ICT e HR manager o marketing specialist (21%), e gli addetti al data entry e tecnici ICT (15%).

Le professioni digitali invece, che si prospettano tra le più incoraggianti nel futuro, sono quelle legate all’innovazione, alla tecnologia e in particolare allo sviluppo di applicazioni: progettisti di sistemi di software e hardware integrati, programmatori di computer quantici, specialisti di cyber security o brokers tecnologici, tra le altre.

Daniele Fano, Coordinatore del Comitato scientifico di Randstad Research, fa notare come sia indispensabile inserire nella programmazione scolastica e universitaria materie informatiche, affinché già da nuove leve si possa acquisire una cultura digitale. Intanto un passo avanti è stato fatto da alcuni indirizzi scolastici, che hanno inserito nella loro pianificazione annuale i linguaggi di programmazione.

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Carla Monni
Carla Monni
Giornalista, appassionata di grafica e musicista ormai per diletto. La musica è al centro della mia professione e non solo: da anni affianco infatti la scrittura redazionale alla pratica musicale, spaziando dalla musica jazz al gospel e suonando qua e là con la mia band soul funk.