Nel settore pubblico, il Decreto proroghe 2023 ha introdotto importanti cambiamenti riguardo allo Smart Working, estendendo i termini per alcuni lavoratori ma non per tutti. In questo articolo, esamineremo in dettaglio quali sono le nuove disposizioni e chi ne trarrà vantaggio.
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Lavoro agile nella Pubblica Amministrazione
Il Decreto proroghe 2023 ha portato una serie di modifiche ai termini dello Smart Working nella Pubblica Amministrazione (PA). Inizialmente, il Decreto Milleproroghe 2023 convertito in Legge aveva prorogato l’accesso al lavoro agile semplificato solo fino al 30 giugno 2023. Successivamente, il Decreto lavoro convertito in Legge aveva stabilito nuovi termini differenziati, includendo il 31 dicembre 2023 come scadenza per lo Smart Working per i lavoratori fragili del settore privato e per i genitori di figli under 14. Tuttavia, per i lavoratori fragili del settore pubblico, la data di scadenza era stata fissata al 30 settembre 2023.
Il Decreto proroghe 2023 ha ulteriormente esteso la proroga dello Smart Working per i lavoratori fragili della PA fino al 31 dicembre 2023. Inoltre, ha previsto che il personale docente della PA sia adibito ad attività previste dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) scolastico. Purtroppo, per i genitori di figli under 14 del settore pubblico, non è prevista alcuna proroga, e dal 1° gennaio 2023 lo Smart Working rimane sospeso per loro.
Chi sono i beneficiari della proroga
I beneficiari della proroga sono i dipendenti della PA considerati “fragili”. Questi lavoratori saranno equiparati a quelli del settore privato e potranno continuare a svolgere lo Smart Working fino alla fine del 2023. Il termine è stato prorogato per soddisfare una richiesta a lungo avanzata dai sindacati, e per sostenere questa iniziativa, il Decreto del Consiglio dei Ministri ha stanziato la somma di 1,67 milioni di euro.
I dipendenti pubblici considerati “fragili” sono coloro affetti da patologie croniche con scarso compenso clinico e particolare gravità, in linea con le misure adottate all’inizio della pandemia di Covid-19.
La data di termine dello smart working nella Pubblica Amministrazione
Secondo il Decreto proroghe 2023, i lavoratori fragili della PA hanno il diritto di continuare lo Smart Working semplificato fino al 31 dicembre 2023. Questi lavoratori possono svolgere il loro lavoro agile anche attraverso diverse modalità, tra cui l’adibizione a diverse mansioni nella stessa categoria o area di inquadramento, come definito dai contratti collettivi in vigore, o svolgendo specifiche attività di formazione professionale, anche da remoto. Per il personale docente, è prevista l’adibizione ad attività previste dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) scolastico.
Fino al 31 dicembre 2023, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di 14 anni hanno il diritto di svolgere la prestazione di lavoro esclusivamente in Smart Working. È importante notare che questo regime può essere attivato anche in assenza di accordi individuali con l’azienda. Tuttavia, ci sono alcune condizioni da rispettare, tra cui la compatibilità del lavoro da remoto con la natura del lavoro, l’assenza di altri genitori beneficiari di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa (ad esempio, cassa integrazione) e l’assenza di un genitore non lavoratore nel nucleo familiare.
Queste nuove disposizioni evidenziano una gestione differenziata tra settore pubblico e privato, suscitando discussioni e dibattiti sulla loro equità e coerenza.
Riferimenti normativi della proroga
Le nuove disposizioni sullo Smart Working sono state introdotte in risposta all’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19 e sono regolate dalla Legge 22 maggio 2017, n. 81 (articoli 18-24), modificata dalla Legge 4 agosto 2022, n. 122. Il lavoro agile è definito come una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, ma con l’utilizzo di strumenti tecnologici per svolgere l’attività lavorativa.
Riferimenti normativi e di prassi relativi alla proroga sono disponibili in vari atti ufficiali, tra cui:
- il Decreto Rilancio;
- il Decreto Riaperture;
- il Decreto Aiuti Bis;
- la Legge di Bilancio 2023;
- il Decreto Milleproroghe convertito in Legge;
- il Decreto Lavoro convertito in Legge;
- il Decreto Proroghe 2023.
Leggi di più nell’approfondimento “Smart working dipendenti pubblici: nuove regole per il 2024”