La NASpI è l’indennità mensile di disoccupazione che offre un sostegno economico ai disoccupati, che spetta ai lavoratori con contratto subordinato che, involontariamente, hanno perso l’occupazione. Scopriamo di più su quanto dura e come si calcola.
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Quanto tempo si può stare in NASpI
La durata della NASpI è pari a 6 mesi, ma può essere prorogata fino a un massimo di 24 mesi, a condizione che il lavoratore abbia almeno 36 mesi di contributi versati nei 4 anni precedenti la cessazione del rapporto di lavoro.
La NASpI è sospesa durante i periodi in cui il lavoratore è beneficiario di altre prestazioni di sostegno al reddito, come l’indennità di maternità o l’indennità di malattia.
Quanto dura la Naspi dopo 3 mesi di lavoro?
Se un lavoratore ha lavorato per 3 mesi, la sua durata della NASpI non cambia. Il lavoratore avrà diritto a 6 mesi di NASpI, se ha almeno 13 settimane di contributi versati nei 4 anni precedenti la cessazione del rapporto di lavoro.

Quanto è la disoccupazione dopo 6 mesi di lavoro
L’importo della disoccupazione è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni, divisa per il totale delle settimane di contribuzione e moltiplicata per il coefficiente numerico 4,33.
Se un lavoratore ha lavorato per 6 mesi, la sua retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali sarà inferiore a quella di un lavoratore che ha lavorato per un periodo di tempo più lungo. Questo significa che anche l’importo della disoccupazione sarà inferiore.
In generale, l’importo dopo 6 mesi di lavoro è compreso tra i 500 e i 1.000 euro al mese. Tuttavia, l’importo esatto dipenderà da una serie di fattori, tra cui la retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali, il numero di settimane di contribuzione e il coefficiente numerico 4,33.
Che differenza c’è tra la NASpI e la disoccupazione
La NASpI e la disoccupazione sono due termini che vengono spesso utilizzati in modo intercambiabile, ma in realtà si riferiscono a due cose diverse.
La disoccupazione è uno stato di non occupazione, mentre la NASpI è un’indennità di disoccupazione erogata dall’Inps.
In particolare, ci sono alcune differenze tra la NASpI e la disoccupazione:
- la disoccupazione è una condizione, mentre la NASpI è una prestazione
- la disoccupazione può essere volontaria o involontaria, mentre la NASpI è sempre erogata in caso di disoccupazione involontaria
- la disoccupazione non è necessariamente remunerata, mentre la NASpI è sempre remunerata
Di conseguenza, un lavoratore che perde il lavoro a causa di un licenziamento è disoccupato, mentre un lavoratore che ha diritto alla NASpI è disoccupato e riceve un’indennità di disoccupazione dall’Inps.