L’Agenzia delle Entrate ha recentemente annunciato le regole per consentire ai contribuenti in regime forfettario di regolarizzare la loro situazione nel caso abbiano omesso di compilare il quadro RS nella dichiarazione dei redditi 2022, relativa al periodo d’imposta 2021. Questa iniziativa mira a garantire la corretta segnalazione delle spese sostenute nell’ambito delle attività d’impresa o professionali svolte dai forfettari.
In questo articolo, esploreremo cosa implica il quadro RS e come i contribuenti possono sanare eventuali omissioni tramite l’adempimento spontaneo.
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Il Quadro RS per i forfettari
Il quadro RS, presente nel modello Redditi, è un elemento essenziale per i contribuenti in regime forfettario. Questo quadro, che include righi da RS375 a RS381, richiede ai forfettari di fornire informazioni dettagliate sulle spese sostenute nel corso dell’anno fiscale. Ad esempio, un professionista in regime forfettario deve dichiarare le spese relative ai servizi telefonici, ai consumi di energia elettrica e ai carburanti utilizzati esclusivamente per la trazione di autoveicoli. Omettere di compilare questo quadro può comportare sanzioni specifiche.
Adempimento spontaneo per l’omessa compilazione del Quadro RS
L’omessa compilazione del quadro RS è il fulcro del provvedimento recente dell’Agenzia delle Entrate, datato 19 settembre (prot. n° 325550/2023). Questo provvedimento stabilisce le regole operative per consentire ai contribuenti di sanare l’irregolarità attraverso l’adempimento spontaneo, come previsto dagli articoli 1, commi da 634 a 636, della legge di stabilità per il 2015.
L’Agenzia delle Entrate adotterà un approccio proattivo, inviando una specifica comunicazione ai contribuenti che hanno omesso di compilare il quadro RS. Questa comunicazione verrà trasmessa principalmente tramite Pec (Posta Elettronica Certificata); tuttavia, in caso di assenza di Pec o mancato recapito, verrà inviata tramite posta ordinaria. La comunicazione conterrà informazioni cruciali, tra cui:
- il codice fiscale del contribuente;
- il suo cognome e nome;
- il numero identificativo;
- la data della comunicazione;
- il codice atto;
- il periodo d’imposta;
- la data e il protocollo telematico del modello Redditi 2022 Persone Fisiche trasmesso per il periodo di imposta 2021.
I contribuenti potranno anche consultarla nel proprio cassetto fiscale.
Sanare la propria posizione tramite il ravvedimento operoso
Una volta ricevuta la comunicazione, i contribuenti hanno l’opportunità di sanare la propria posizione ricorrendo al cosiddetto “ravvedimento operoso“. Questo processo richiede la presentazione di una dichiarazione integrativa e il versamento di una sanzione di 250 euro. Tuttavia, è importante notare che la sanzione può essere ridotta in base alla tempestività con cui viene effettuato il pagamento. Ad esempio, se il pagamento avviene entro un anno dalla violazione o entro il termine della dichiarazione relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione, si applica una riduzione a 1/8.
È fondamentale sottolineare che il ravvedimento operoso può essere attivato indipendentemente dal fatto che la violazione sia già stata constatata o che siano in corso attività amministrative di controllo. Tuttavia, alcune eccezioni sono previste, come la notifica di un atto di liquidazione, l’irrogazione delle sanzioni o altre forme di accertamento.