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Sta prendendo ormai piede la riforma fiscale del Governo Meloni, che verrà sottoposta la prossima settimana alle Camere. Numerosi i temi in discussione in merito alle tasse italiane, tra cui la riscossione delle imposte, i contenziosi e il riordino delle norme in testi unici. Si pensa in particolare a una flat tax per tutti, tre aliquote per l’Irpef e la riduzione dell’Iva.
Qui le principali materie della proposta:
- Iperf: l’imposta sul reddito delle persone fisiche passerà da quattro a tre gli scaglioni Irpef e con aliquote diverse. Al 23% per i redditi fino a 15mila euro, al 27% per i redditi da 15mila a 50mila euro e al 43% per redditi oltre i 50mila euro.
- Ires: la proposta è quella di duplicare l’aliquota d’imposta sui redditi delle società (Ires), sulla scia della misura optata per la Flat Tax incrementale. L’aliquota di base rimarrebbe il 24% ma potrebbe calare al fino al 15% per le imprese che investono su innovazione o assunzioni di donne, persone con più di 50 anni o ex beneficiari di Reddito di Cittadinanza (a breve sostituito dalla «Mia», la Misura di Inclusione Attiva).
- Iva e Irap: si mira a garantire compensi fiscali proporzionati per i beni che sono simili, a semplificare le regole sulle detrazioni e le normative sull’Iva, a velocizzare i meccanismi dei rimborsi per cittadini e imprese e all’abolizione dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap).
- Evasione fiscale: si punta alla revisione del sistema di accertamento per rafforzare la lotta all’evasione che ad oggi ammonta tra gli 85 e i 100 miliardi all’anno.
- Rapporto aziende/fisco e controlli: per le imprese più piccole si mira a un miglioramento per mezzo di un uso incrociato delle banche dati con il fine di accertamenti intrusivi; per quelle maggiori estendere il regime di adempimento collaborativo che riconosce vantaggi ai validi contribuenti.
- Semplificazione dei versamenti: si vuole trimestralizzare i versamenti allineandoli ai versamenti Iva, con eccezione per il mese di dicembre.
