Rimborsi spese 2025: nuove regole sulla tracciabilità per trasferte e spese deducibili

Le nuove disposizioni fiscali per il 2025 introducono l'obbligo di pagamenti tracciabili per rimborsi spese di viaggio, vitto e alloggio, con impatti significativi per dipendenti, autonomi e imprese.

Con il nuovo DDL di bilancio 2025, che ha ricevuto il via libera dal Governo il 15 ottobre, si profilano importanti cambiamenti riguardo alla tracciabilità delle spese per vitto, alloggio e trasferte. La bozza del provvedimento prevede modifiche rilevanti per dipendenti, autonomi e imprenditori, con l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza e controllo sulle spese deducibili ai fini fiscali. Ecco un’analisi dettagliata delle novità introdotte dall’articolo 10 della proposta.

Le principali modifiche introdotte dall’art. 10 del DDL di bilancio 2025

Il nuovo provvedimento introduce, in particolare, una serie di limitazioni per la deducibilità delle spese sostenute durante le trasferte. Secondo l’articolo 10, le spese per vitto e alloggio, come quelle di viaggio e trasporto, dovranno essere pagate tramite sistemi tracciabili per poter essere considerate deducibili ai fini delle imposte sui redditi.

Vitto e alloggio: obbligo di pagamento tracciabile per dipendenti e autonomi

In base alla lettera a) dell’articolo 10, le spese per vitto e alloggio sostenute o rimborsate ai dipendenti, così come le spese di viaggio effettuate con autoservizi pubblici non di linea (come previsto dalla legge n. 21 del 1992), dovranno essere effettuate tramite pagamento tracciabile, ad esempio mediante bonifico bancario o utilizzo di carte di credito o debito. Questa misura si applica anche per le spese sostenute durante le trasferte dei dipendenti, quando rimborsate dai datori di lavoro.

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Autonomi: novità per le spese di viaggio e trasporto

Per i professionisti, la lettera b) prevede che le spese per vitto, alloggio e trasporto (compreso taxi e noleggio con conducente) riaddebitate analiticamente ai committenti debbano anch’esse essere pagate tramite strumenti tracciabili, come carte di debito, credito o prepagate, oppure tramite assegni bancari e circolari. Questa novità implica un cambiamento nelle modalità di rendicontazione delle spese, ponendo l’accento sulla tracciabilità per favorire una maggiore trasparenza.

Le spese di rappresentanza: nuove regole di tracciabilità

Un’altra novità riguarda le spese di rappresentanza. La lettera c) dell’articolo 10 stabilisce che anche queste spese dovranno essere effettuate tramite modalità di pagamento tracciabili. Non importa più il limite di deduzione vigente per ogni tipologia di spesa; ciò che conta è che i pagamenti avvengano tramite strumenti elettronici o bancari.

Imprese: rimborsi e indennità devono essere tracciabili

Infine, la lettera d) prevede che anche per le imprese, le indennità e i rimborsi relativi a vitto, alloggio e trasporti (come taxi e noleggio con conducente) debbano essere effettuati con modalità tracciabili. Inoltre, questi rimborsi concorreranno alla formazione del reddito, come spese per prestazioni di lavoro, se pagati tramite strumenti tracciabili come carte di debito, di credito o prepagate.

Quando entreranno in vigore le nuove disposizioni?

Le modifiche previste dal DDL di bilancio 2025 si applicheranno a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024, quindi a partire dal 2025. Inoltre, queste disposizioni saranno valide anche ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), come previsto dal decreto legislativo n. 446 del 1997.

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