Scadenza accertamento esistenza in vita per il pagamento delle pensioni all’estero

Scopri le modalità per evitare la sospensione del pagamento pensionistico e le prossime fasi della campagna INPS per Europa, Africa e Oceania.

La data del 18 luglio si avvicina, segnando un momento cruciale per i pensionati italiani all’estero. È questo il limite massimo per la presentazione della dichiarazione di esistenza in vita, indispensabile per assicurarsi la continuità dei pagamenti pensionistici. Chi risiede in continenti come America, Asia, Estremo Oriente, oltre ai pensionati dei Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi confinanti, è direttamente interessato da questa scadenza.

Una volta superata la data, la pensione di agosto verrà erogata in contanti attraverso gli uffici Western Union nel Paese di residenza del pensionato. La mancata presentazione della dichiarazione, o il mancato ritiro in contanti senza attestare la propria esistenza, comporterà la sospensione del pagamento della pensione a partire dal mese di settembre.

Da settembre, poi, si aprirà una nuova fase della campagna che interesserà i residenti in Europa, Africa e Oceania.

Come inviare la documentazione e evitare la sospensione della pensione

La prima specifica da tenere in mente è la scadenza imperativa del 18 luglio per i pensionati attestati con determinati Paesi. Le modalità per attestare la propria esistenza in vita sono dettagliate in un messaggio INPS, che offre diverse opzioni ai pensionati:

  • Ritiro in contanti presso un ufficio Western Union e successive verifiche
  • Inoltro della documentazione richiesta via posta o digitalmente, secondo le istruzioni fornite

In assenza di adempimento, sarà necessario rivolgersi direttamente all’INPS per riattivare il trattamento pensionistico, fornendo la necessaria documentazione identificativa. Per maggiori dettagli e l’accesso al messaggio INPS n. 4071/2023, vi invitiamo a consultare i link ufficiali di riferimento.

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Quale sono le prossime fasi per i pensionati all’estero?

Dopo la chiusura della prima fase di questa importante campagna di verifica, arriverà il turno dei pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. La scadenza per loro è fissata al 18 gennaio 2025, dopodiché, in assenza delle dovute conferme, il pagamento di febbraio sarà effettuato in contanti e la pensione verrà sospesa a partire da marzo, qualora non si proceda con l’accertamento dell’esistenza in vita.

Questa serie di controlli rientra in una procedura annuale dell’INPS, che mira a certificare l’esistenza dei suoi beneficiari all’estero, salvaguardando gli interessi sia dell’ente che dei pensionati stessi. È dunque di fondamentale importanza essere consapevoli di questi termini e adempiere prontamente per evitare spiacevoli inconvenienti.

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