La scelta del percorso di studi universitario rappresenta un passaggio fondamentale nella vita di ogni giovane diplomato. Questa decisione non solo definisce il futuro accademico, ma anche le prospettive di carriera e il potenziale economico. In particolare, sorgono domande cruciali riguardo alle opportunità di lavoro offerte da diverse facoltà.
Indice dei contenuti
Le lauree più richieste: un’analisi delle opportunità sul mercato del lavoro
Secondo il Rapporto Excelsior del 2024, le lauree più ambite nel mercato del lavoro tra il 2024 e il 2028 spaziano dall’ambito economico-statistico all’insegnamento e alla formazione, con particolare rilievo per il settore medico-sanitario.
Informatica e Tecnologie ICT: l’epoca della digitalizzazione
Le lauree in Informatica e tecnologie ICT sono tra le più richieste, rispondendo alla crescente necessità di esperti capaci di gestire dati, sviluppare software avanzati e guidare la trasformazione digitale delle aziende.
Ingegneria industriale e dell’informazione: fondamentale per l’innovazione produttiva
Altrettanto ricercata è l’Ingegneria industriale e dell’informazione, settore chiave per progettare e ottimizzare processi produttivi e sistemi complessi in vari settori industriali, dall’automazione alla robotica.
Architettura ed Economia: unire competenze tecniche e gestionali
Le lauree in Architettura e Ingegneria Civile offrono una formazione multidisciplinare che combina competenze tecniche, scientifiche e artistiche, cruciale per la progettazione sostenibile e la gestione di progetti complessi.
L’importanza delle competenze economiche e gestionali
Non meno rilevanti sono le competenze economiche e gestionali fornite dai percorsi di laurea in Economia e Management, essenziali per l’analisi dei dati economici, la gestione delle risorse e le decisioni strategiche nel contesto globale.
Tasso di occupazione dei laureati in Italia: dati e disparità territoriali
Nel 2022, secondo l’Istat, il tasso di occupazione dei laureati in Italia ha raggiunto il 74,6%, segnando un aumento significativo rispetto all’anno precedente. Questo valore è superiore di 4 punti percentuali rispetto al livello pre-crisi del 2008, anche se rimangono delle differenze significative rispetto alla media europea. L’Unione Europea, infatti, registra un tasso di occupazione dell’89,3% per i laureati tra i 30 e i 34 anni.
La disparità territoriale è evidente: nel Mezzogiorno, il tasso di occupazione si attesta al 69,9%, mentre nel Nord raggiunge l’89,2%.
Il Rapporto sulla Condizione Occupazionale dei Laureati di AlmaLaurea rappresenta una risorsa autorevole per comprendere i percorsi di studio più ambiti e redditizi. I dati del 2024 evidenziano che a un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è del 75,4% per i laureati di primo livello e del 77,1% per quelli di secondo livello. Questi valori aumentano significativamente a tre anni dalla laurea, raggiungendo rispettivamente il 90,3% e l’85,9%.
Tra i laureati magistrali biennali del 2016 intervistati cinque anni dopo il conseguimento del titolo, i settori disciplinari con i più alti tassi di occupazione includono:
- Ingegneria industriale e dell’informazione (95,6%)
- Informatica e tecnologie ICT (94,6%)
- Architettura e ingegneria civile (92,5%)
- Settore economico (91,2%)
- Settore medico-sanitario e farmaceutico (90,9%)
Professioni più remunerative: chi guadagna di più cinque anni dopo la laurea?
Il rapporto AlmaLaurea del 2024 offre uno sguardo sulle professioni più redditizie cinque anni dopo il conseguimento della laurea. Ecco alcuni dei settori con i salari medi mensili più elevati:
- Ingegneria industriale e dell’informazione: 1.893 euro
- Informatica e tecnologie ICT: 1.851 euro
- Area economica: 1.706 euro
- Architettura e ingegneria civile: 1.680 euro
- Lauree nel settore scientifico: 1.625 euro
- Settore politico-sociale e della comunicazione: 1.564 euro
- Ambito agrario-forestale: 1.534 euro
- Medico-sanitario: 1.489 euro
- Ambito linguistico: 1.449 euro
- Arte e design: 1.409 euro
- Settore delle scienze motorie e sportive: 1.407 euro
- Letterario-umanistico: 1.399 euro
- Psicologico: 1.331 euro
- Educazione e formazione: 1.306 euro
Un menzione speciale va alle lauree magistrali a ciclo unico, soprattutto nei settori medico e farmaceutico, con stipendi medi mensili di 1.898 euro, seguiti dal settore veterinario con 1.774 euro.
I settori con la maggiore richiesta di laureati
Le decisioni di studio sono spesso guidate dalle prospettive lavorative offerte. Tra i settori più richiesti troviamo discipline economico-statistiche, settore giuridico e politico-sociale, e l’area medico-sanitaria, ognuno con domande annuali significative che spaziano dalle 24.600 alle 39.900 unità.
Conclusione
Scegliere il percorso di studi universitario è una decisione che richiede attenzione e riflessione, considerando non solo le inclinazioni personali ma anche le opportunità di lavoro e i trend del mercato. Con le giuste informazioni e una visione chiara delle prospettive future, i giovani possono orientarsi verso una carriera gratificante e di successo. Per saperne di più visita la nostra pagina dedicata alla formazione.