Sgravio contributivo per contratti di solidarietà: come funziona

Come funziona lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà: le istruzioni dell’INPS.

Sono state pubblicate le istruzioni operative per l’applicazione dello sgravio contributivo sui contratti di solidarietà difensivi accompagnati da Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) stipulati negli anni 2021 e 2022.

La normativa prevede una riduzione del 35% dei contributi a carico dell’azienda per ogni dipendente che subisce una riduzione dell’orario di lavoro superiore al 20%, per l’intera durata del contratto e fino ad un massimo di 24 mesi.

Questa guida dettagliata fornisce informazioni chiare su chi ha diritto allo sgravio contributivo, come funziona e come applicare la nuova normativa INPS sui contratti di solidarietà per gli anni 2021 e 2022.

Sgravio contributivo sui contratti di solidarietà, di cosa si tratta

Lo sgravio contributivo relativo ai contratti di solidarietà prevede una riduzione della quota contributiva a carico del datore di lavoro che stipula tali contratti difensivi, accompagnati dalla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS). Tale riduzione ammonta al 35% della contribuzione dovuta dal datore di lavoro sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori coinvolti nella riduzione dell’orario di lavoro di oltre il 20%. Questo sgravio è previsto per tutta la durata del contratto di solidarietà, ma non oltre un massimo di 24 mesi.

Il Decreto Legge 20 marzo 2014, n. 34 (convertito, con modificazioni, dalla Legge 16 maggio 2014, n. 78) ha introdotto tale incentivo, che è stato poi modificato dal Decreto interministeriale 27 settembre 2017, n. 2. Tale decreto ha ridefinito le condizioni e le regole per accedere alla riduzione contributiva da parte delle imprese che stipulano o hanno in corso contratti di solidarietà.

La Circolare INPS n. 40 del 05-04-2023 fornisce chiarimenti sulle procedure per il recupero delle riduzioni contributive, utilizzando le risorse allocate per l’anno 2021.

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Contratto di solidarietà

Il CdS rappresenta un metodo di integrazione salariale basato su un patto tra un’impresa e le organizzazioni sindacali, che prevede la riduzione dell’orario di lavoro al fine di proteggere l’occupazione e di prevenire la perdita totale della retribuzione del lavoratore. Esistono due tipi di contratti di solidarietà: quelli difensivi e quelli espansivi.

  • I primi hanno lo scopo di mantenere i posti di lavoro durante le crisi aziendali, riducendo l’orario di lavoro, evitando il licenziamento del personale impiegato presso l’azienda;
  • I secondi, invece, hanno lo scopo di favorire nuove assunzioni all’interno dell’azienda, sempre tramite la riduzione dell’orario di lavoro. In particolare, tra i contratti di espansione, vi sono quelli per pensione anticipata.

Per quanto riguarda il contratto di solidarietà difensivo, è previsto uno sgravio del 35% della contribuzione a carico del datore di lavoro. Secondo le indicazioni dell’INPS per il periodo 2021-2022, questo sgravio è destinato a coloro che rispettano determinati requisiti.

Destinatari dello sgravio contributivo

La Circolare INPS n. 40 del 05-04-2023 stabilisce che per l’anno 2021, le imprese che rispettano determinati requisiti possono beneficiare di una riduzione dei contributi. In particolare, tale agevolazione è concessa:

  • alle aziende che, alla data del 30 novembre 2021, hanno stipulato un contratto di solidarietà ai sensi del Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 148;
  • alle imprese che hanno avuto un contratto di solidarietà in corso nel secondo semestre dell’anno precedente.

Tuttavia, per poter beneficiare della riduzione contributiva, queste imprese devono essere in regola con il pagamento dei contributi e rispettare gli accordi e i contratti collettivi relativi alla parte economica.

Come funziona

La concessione di uno sgravio contributivo per la stipula di contratti di solidarietà difensivi, accompagnati dalla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), viene riconosciuta per un massimo di 24 mesi nel quinquennio mobile. Tale sgravio si applica alla contribuzione a carico del datore di lavoro, per le retribuzioni corrisposte ai lavoratori che subiscono una riduzione dell’orario di lavoro superiore al 20%. La riduzione contributiva ammonta al 35% della contribuzione a carico del datore di lavoro.

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Per poter beneficiare dell’agevolazione:

  • le imprese devono essere destinatarie dei decreti direttoriali di autorizzazione e i periodi di CIGS per contratto di solidarietà devono concludersi entro il 30 giugno 2022;
  • le integrazioni salariali devono essere conguagliate entro sei mesi dalla fine del periodo di paga in corso alla scadenza del termine di durata della concessione o dalla data del provvedimento di concessione.

Gli importi contenuti nei decreti direttoriali costituiscono la misura massima dell’agevolazione fruibile, e le somme effettivamente spettanti possono essere conguagliate solo entro tale limite, sulla base delle indicazioni fornite dalla Circolare INPS n. 40 del 05-04-2023.

Contributi ammessi allo sgravio

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) spiega che la riduzione dei contributi deve essere applicata sui versamenti contributivi effettuati per ogni lavoratore coinvolto nella riduzione dell’orario di lavoro prevista dal contratto di solidarietà.

La riduzione contributiva deve essere calcolata per ogni periodo di paga durante il periodo in cui viene concesso il beneficio.

Inoltre, la riduzione contributiva si applica solo per il periodo per cui viene presentata la denuncia contributiva, in relazione alle ore di lavoro effettuate da ogni lavoratore.

Di conseguenza, ogni mese, i datori di lavoro hanno il diritto di ottenere una riduzione del 35% sulla parte dei contributi a loro carico per ogni lavoratore che ha un orario ridotto del 20% rispetto a quello contrattuale.

Contributi non ammessi allo sgravio

Tuttavia, alcuni contributi non sono soggetti alla riduzione contributiva:

  • il contributo previsto dall’articolo 25, comma 4, della Legge 21 dicembre 1978, n. 845, in misura pari allo 0,30% della retribuzione imponibile;
  • il contributo di solidarietà sui versamenti destinati alla previdenza complementare o ai fondi di assistenza sanitaria,
  • il contributo di solidarietà per i lavoratori dello spettacolo;
  • il contributo al “Fondo di solidarietà del trasporto aereo”;
  • il contributo al “Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto di cui all’articolo 2120 del codice civile”.
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Come ottenere lo sgravio contributivo

Per ottenere lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà, il datore di lavoro deve attivare la procedura. La struttura INPS competente nel territorio si occuperà di verificare la documentazione prodotta dall’azienda, come il decreto direttoriale di ammissione al beneficio, e di accertare la sussistenza dei requisiti.

Se la verifica ha successo, l’INPS assegnerà alla posizione aziendale un codice di autorizzazione “1W”, che indica che l’azienda ha stipulato contratti di solidarietà accompagnati da CIGS ed è ammessa alla fruizione delle riduzioni contributive previste dalla legge 608/1996.

Le società che beneficiano dell’esenzione dovranno inserire nelle loro dichiarazioni aziendali alcuni elementi per esporre le quote di sgravio a cui hanno diritto per il periodo autorizzato nel flusso Uniemens. Nella sezione “DenunciaAziendale” e “AltrePartiteACredito“, dovranno indicare i seguenti elementi:

  • il codice causale di nuova istituzione “L990“, che rappresenta l’arretrato conguaglio sgravio contributivo per i CdS stipulati ai sensi dell’articolo 1 del DL 30 ottobre 1984, n.726 (L.863/1984), nonché dell’art. 21, comma 1, lett. c), D. Lgs. n. 148/2015, anno 2021″ nell’elemento “CausaleACredito“;
  • l’importo corrispondente nell’elemento “SommeACredito“.

Per le aziende che hanno diritto al beneficio e che hanno sospeso o cessato l’attività, è necessario utilizzare la procedura delle regolarizzazioni contributive (Uniemens/vig) per fruire dello sgravio spettante.

Altri approfondimenti

Per conoscere altri aiuti e bonus per lavoratori, famiglie e imprese è possibile consultare le nostre sezioni dedicate a “Bonus alle Imprese: Guide e News sui Fondi e gli Aiuti”.

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Autore
Valerio Mainolfi
Valerio Mainolfi
Specializzato in comunicazione e marketing, amante della scrittura creativa, navigo costantemente tra ambizioni future e sfide del nostro tempo, agganciato all’evoluzione illogica del mio essere.