Smart working, cambiamenti e novità dal 1° ottobre

La data del 30 settembre cambierà il panorama dello smart working con importanti cambiamenti, vediamo cosa succederà dal 1° ottobre.

L’importanza dello smart working nel mondo del lavoro è cresciuta notevolmente, soprattutto durante la pandemia. Tuttavia, a partire dal 1° ottobre, ci saranno importanti cambiamenti dovuti alla legge 85/2023, che ha distinto due categorie di lavoratori con problemi di salute. Queste categorie sono:

  1. Lavoratori “super fragili”: Questi lavoratori hanno condizioni di salute dettagliatamente definite dal decreto del ministro della Salute del 4 febbraio 2022 e devono essere certificate dal loro medico di base. Se le loro mansioni non sono adatte al lavoro agile, hanno il diritto di essere assegnati a una diversa mansione mantenendo lo stesso inquadramento contrattuale. Non sono soggetti ai regolamenti aziendali relativi al lavoro agile per ragioni economiche e organizzative, e i datori di lavoro non possono rifiutare la loro richiesta di lavoro agile.
  2. Lavoratori dipendenti “fragili”: Questa categoria comprende lavoratori che presentano rischi di contagio da COVID a causa di età, patologie oncologiche, terapie salvavita o altre situazioni di fragilità, tutte certificate dal medico competente dell’azienda. A differenza dei “super fragili,” questi lavoratori non possono cambiare mansione per accedere al lavoro agile.

La legge di conversione del decreto lavoro 48 del 2023 ha introdotto proroghe per il diritto allo smart working per alcune categorie di lavoratori in difficoltà, con scadenze diverse:

  • 30 settembre 2023: Questa data è importante per i lavoratori “super fragili” sia nel settore pubblico che in quello privato.
  • 31 dicembre 2023: Questa data è rilevante per due specifiche categorie di lavoratori nel settore privato: i genitori con figli minori di 14 anni a carico e i lavoratori “fragili” esposti al rischio di contagio da SARS-CoV-2, come valutato dai medici competenti.
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Questo articolo esaminerà queste modifiche e il loro impatto su lavoratori, dall’estinzione dei diritti per i lavoratori “super fragili” alla proroga per genitori e lavoratori “fragili” nel settore privato.

Smart working lavoratori super fragili, cosa cambia dal 1° ottobre

L’articolo 42 ha ampliato il diritto allo smart working fino al 31 dicembre 2023 per due gruppi di lavoratori nel settore privato: i genitori con figli sotto i 14 anni e i lavoratori “fragili”. Questa estensione è condizionata dalla compatibilità delle mansioni dei lavoratori con il lavoro a distanza.

A partire dal 1° ottobre, il diritto allo smart working per i lavoratori “super fragili” sia nel settore pubblico che privato sarà revocato. Questa disposizione, che ha consentito loro di lavorare in modalità smart working, giungerà quindi a termine.

Tuttavia, nel settore privato, le regole favorevoli per i genitori con figli sotto i 14 anni e i lavoratori “fragili” resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2023. Non è però scontato che dal primo ottobre i datori di lavoro impediranno ai lavoratori “super fragili” di continuare a lavorare in smart working. Infatti, se questi lavoratori soddisfano i requisiti, potranno presentare una certificazione medica che attesti la loro maggiore esposizione al rischio di contagio, rientrando quindi nella categoria dei “fragili.” Nel settore privato, lo smart working per i lavoratori fragili è garantito fino al 31 dicembre 2023, a condizione che le loro mansioni siano compatibili con il lavoro da remoto. Tuttavia, dopo il 30 settembre 2023, non sarà possibile modificare le mansioni (a meno di accordi individuali con il datore di lavoro).

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La certificazione di lavoratore fragile può essere rilasciata dal medico di famiglia e si basa sull’età o sulla presenza di condizioni a rischio, il tutto confermato nell’ambito della sorveglianza sanitaria.

Infine, è importante notare che i genitori del settore privato con figli minori di 14 anni possono lavorare in modalità smart solo se uno dei due genitori non beneficia di ammortizzatori sociali o non è già occupato altrove.

Chi sono i fragili che possono usufruire dello smart working

Chi ha diritto allo smart working secondo la legge di conversione del decreto lavoro 48 del 2023? Le nuove proroghe consentono di beneficiare dello smart working fino al 31 dicembre 2023 e sono applicabili esclusivamente nel settore privato. Queste proroghe si applicano a due specifiche categorie di lavoratori:

  1. Genitori dipendenti del settore privato con figli minori di 14 anni a carico: Questi genitori possono usufruire dello smart working se nel loro nucleo familiare non è presente un altro genitore che riceva supporti finanziari durante la sospensione o la cessazione dell’attività lavorativa, e se non ci sono altri genitori che non siano occupati.
  2. Lavoratori dipendenti esposti a un maggiore rischio di contagio da SARS-CoV-2: Questa categoria comprende lavoratori il cui rischio di contagio è accertato attraverso valutazioni mediche competenti. Tale rischio può essere dovuto a fattori come l’età, condizioni di immunodepressione causate da malattie oncologiche, l’assunzione di terapie salvavita o altre comorbilità che aumentano il rischio. La conferma di questo rischio deve provenire da un medico specializzato.

Smart working solo con accordi individuali

A partire dal 1° ottobre, la procedura di accordi e comunicazioni al Ministero del Lavoro sarà obbligatoria solo per i lavoratori che non hanno diritto allo smart working. Inizierà con i lavoratori “super fragili.” Tuttavia, a partire dal 31 dicembre 2023, salvo proroghe, questa procedura riguarderà i genitori con figli sotto i 14 anni. Il lavoro da remoto per i lavoratori in condizioni di fragilità dovrà essere disciplinato attraverso accordi individuali.

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Nel settore pubblico, le regole saranno stabilite dai Piani Integrati di Attività e Organizzazione (PIAO), mentre nel settore privato, sarà compito delle aziende creare una policy aziendale che definisca i criteri di accesso allo smart working. Sarà dato prioritario accesso a diverse categorie di lavoratori, tra cui coloro con figli sotto i 12 anni o con familiari disabili.

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Autore
Valerio Mainolfi
Valerio Mainolfi
Specializzato in comunicazione e marketing, amante della scrittura creativa, navigo costantemente tra ambizioni future e sfide del nostro tempo, agganciato all’evoluzione illogica del mio essere.