A partire dall’anno accademico 2025/2026, l’Italia abbandonerà il numero chiuso per l’accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria. Questa riforma, approvata il 16 ottobre 2024 dalla VII Commissione del Senato, è stata annunciata dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, attraverso una nota stampa. L’iniziativa si inserisce nel contesto della crescente carenza di medici specialisti nel paese e si allinea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
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Modalità di accesso semplificate
Con l’abolizione del numero chiuso, gli aspiranti medici potranno iscriversi ai corsi senza dover sostenere i tradizionali test d’ingresso. Tuttavia, a sei mesi dall’inizio dell’anno accademico, gli studenti saranno tenuti a affrontare un esame che stabilirà la loro ammissione definitiva al percorso di studi. Questa nuova modalità di selezione intende rendere il processo più equo, valutando le conoscenze acquisite durante il primo semestre piuttosto che basarsi su un unico test preliminare.
Cambiamenti nel processo di selezione
La riforma introduce anche modifiche significative alle materie oggetto di studio per il test di metà semestre. Invece di domande su biologia, chimica, matematica, fisica, cultura generale e ragionamento logico, i test verteranno sugli argomenti studiati nel primo semestre, fondamentali per la formazione in Medicina. Inoltre, la posizione dello studente nella graduatoria finale dipenderà non solo dal punteggio ottenuto all’esame di metà anno, ma anche dai crediti formativi acquisiti durante i primi mesi di studio.
Tempistiche e prospettive future
L’abolizione del numero chiuso è prevista per l’anno accademico 2025/2026, dopo l’approvazione della Legge delega in Gazzetta Ufficiale. Questo cambiamento permetterà agli aspiranti medici di accedere alla facoltà senza dover affrontare il tradizionale test d’ingresso. Saranno forniti aggiornamenti non appena il disegno di legge sarà ufficializzato.
Paesi con accesso aperto
Mentre in Italia l’accesso a Medicina è ancora limitato, ci sono già alcuni paesi dove l’iscrizione è a numero aperto, senza la necessità di un test selettivo. Tra questi vi sono Albania, Bulgaria, Romania, Germania e Austria. I titoli di studio conseguiti all’estero possono essere riconosciuti in Italia, seguendo percorsi specifici, e questo rappresenta una via già intrapresa da molti giovani italiani in cerca di opportunità formative.
La riforma che prevede lo stop al numero chiuso in Medicina rappresenta un cambiamento significativo per il sistema educativo italiano, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di un settore in crisi. Questo nuovo approccio mira a facilitare l’accesso alla formazione medica, promuovendo al contempo un processo di selezione più equo e fondato su criteri di merito.