Cosa devono fare i lavoratori in caso di malattia? Quali sono le fasce di reperibilità per le visite fiscali? Ecco tutte le indicazioni per non perdere il diritto all’indennità di malattia, riconosciuta ai lavoratori quando si verifica un evento morboso che ne determina l’incapacità temporanea al lavoro.
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Cos’è la visita fiscale INPS
La visita fiscale INPS è una visita medica di controllo domiciliare, effettuata da un medico fiscale INPS, presso il domicilio del lavoratore dipendente che si assenta dal lavoro per motivi di malattia.
La visita fiscale viene richiesta dal datore di lavoro, sia esso pubblico che privato, al fine di verificare lo stato di salute del lavoratore.
La visita fiscale viene effettuata durante le fasce di reperibilità, durante le quali il lavoratore è tenuto a rimanere reperibile presso il proprio domicilio.
La visita fiscale può essere richiesta dall’INPS anche d’ufficio, in caso di malattia particolarmente lunga o ripetuta. In questo caso, la visita fiscale può essere effettuata anche al di fuori delle fasce di reperibilità.
Perché l’INPS manda la visita fiscale
L’INPS manda la visita fiscale per garantire ai lavoratori il mantenimento del diritto all’indennità di malattia. L’indennità di malattia è un compenso previsto in caso di evento morboso che comporti l’assenza dal lavoro.
L’INPS, in collaborazione con il datore di lavoro, ha il compito di verificare che il lavoratore sia effettivamente malato e non stia in realtà lavorando in modo fraudolento.
La visita fiscale è effettuata da un medico fiscale INPS, che ha il compito di valutare le condizioni di salute del lavoratore.
In caso di visita fiscale positiva, il lavoratore ha diritto a continuare a percepire l’indennità di malattia. In caso di visita fiscale negativa, il lavoratore può essere sanzionato dal datore di lavoro, che può ridurre o sospendere l’indennità di malattia.
Come si svolge la visita fiscale
La visita fiscale consiste in un controllo domiciliare effettuato da un medico fiscale INPS, presso il domicilio del lavoratore dipendente che si assenta dal lavoro per motivi di malattia.
Il medico fiscale, una volta giunto al domicilio del lavoratore, si identifica e comunica il motivo della visita.
Successivamente, il medico fiscale procede con un colloquio con il lavoratore, al fine di raccogliere informazioni sulle sue condizioni di salute.
Infine, il medico fiscale effettua un esame obiettivo del lavoratore, che può includere la misurazione della temperatura corporea, la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca.
Al termine della visita fiscale, il medico fiscale rilascia un referto, che viene inviato al datore di lavoro e all’INPS.
Il referto del medico fiscale può essere positivo, negativo o incerto. In caso di referto positivo, il lavoratore ha diritto a continuare a percepire l’indennità di malattia. In caso di referto negativo, il lavoratore può essere sanzionato dal datore di lavoro, che può ridurre o sospendere l’indennità di malattia. In caso di referto incerto, il medico fiscale può richiedere al lavoratore di sottoporsi a ulteriori accertamenti medici.
Il lavoratore ha il diritto di farsi assistere da un medico di fiducia durante la visita fiscale. Inoltre, il lavoratore può rifiutarsi di sottoporsi alla visita fiscale, ma in questo caso il datore di lavoro può ridurre o sospendere l’indennità di malattia.
Cosa succede se non sono in casa quando arriva la visita fiscale
Se non sei in casa quando arriva la visita fiscale, il medico fiscale rilascerà un verbale di mancata presenza.
In questo caso, il lavoratore è tenuto a recarsi presso gli ambulatori della Struttura territoriale INPS di competenza, entro il giorno successivo (a patto che non sia festivo).
Il lavoratore deve recarsi all’ambulatorio indicato per effettuare la visita in oggetto.
Se il lavoratore non si reca presso l’ambulatorio, può essere sanzionato dal datore di lavoro, che può ridurre o sospendere l’indennità di malattia.
Ecco alcune cose da tenere a mente se non sei in casa quando arriva la visita fiscale:
- se non puoi essere in casa durante le fasce di reperibilità, è importante avvisare il datore di lavoro e l’INPS
- se non hai modo di avvisare il datore di lavoro e l’INPS, è importante lasciare un recapito telefonico, in modo che possano contattarti
- se non sei in casa per motivi di salute, è importante portare con te una certificazione medica
- se non sei in casa per motivi di lavoro, è importante portare con te una documentazione che attesti la tua attività lavorativa.
Quali malattie non sono soggette a visita fiscale
Le malattie non soggette a visita fiscale sono quelle che:
- richiedono cure salvavita, come infarto, ictus, emorragie gravi
- sono gravi e croniche, come malattie oncologiche, malattie autoimmuni
- sono invalidanti, come malattie che comportano la perdita di almeno un terzo della capacità lavorativa.
In questi casi, il lavoratore è esonerato dall’obbligo di reperibilità e non è soggetto a visita fiscale.
Tuttavia, il lavoratore deve comunque presentare un certificato medico al datore di lavoro, entro il giorno successivo alla fine della malattia.
Il certificato medico deve indicare la natura della malattia, la durata della prognosi e la necessità o meno di ricovero ospedaliero.
In caso di assenza di certificato medico, il lavoratore può essere sanzionato dal datore di lavoro, che può ridurre o sospendere l’indennità di malattia.
Orari visite fiscali di reperibilità per i dipendenti pubblici e privati
La visita fiscale viene effettuata durante le fasce di reperibilità, che sono:
- per i lavoratori dipendenti pubblici: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18
- per i lavoratori dipendenti privati: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19
Le visite fiscali possono essere effettuate durante le fasce di reperibilità, 7 giorni su 7, compresi festivi.