Pensioni anticipate: i requisiti e le novità di opzione donna nel 2023

Le nuove indicazioni dell'Inps sulla pensione anticipata

Con la circolare n.25 del 6 marzo 2023 l’Inps ha fornito istruzioni sulla pensione anticipata opzione donna di cui all’art. 1, comma 292, della legge di bilancio 2023. Ecco di seguito tutte le precisazioni dell’Istituto in merito alle novità previste quest’anno.

Pensioni Opzione donna: chi può accedere

Secondo le nuove disposizioni previste dalla legge n. 197/2022, ad accedere alla pensione opzione donna possono essere tutte le lavoratrici che perfezionano i nuovi requisiti anagrafici e contributivi entro il 31-12.2022. Per accedere, infatti, sarà necessario trovarsi in una di queste situazioni, descritte nella circolare INPS n.25 del 6 marzo:

  • assistere, alla data di presentazione della domanda di pensione e da almeno 6 mesi, il coniuge o la parte dell’unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104/1992 o un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge o l’unito civilmente della persona con handicap in situazione di gravità devono aver compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
  • avere una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti Commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
  • essere state licenziare o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa di cui all’articolo 1, comma 852, della n. 296/2006.

I requisiti da perfezionare

Per quanto riguarda i requisiti da perfezionare, mentre resta invariata l’anzianità contributiva richiesta (35 anni), cambia il requisito dell’età. Le lavoratrici caregivers e invalide almeno al 74% possono accedere al trattamento pensionistico con la maturazione, entro il 31.12.2022, di 35 anni di contribuzione e l’età anagrafica di almeno:

  • 60 anni se senza figli;
  • 59 anni se con 1 figlio;
  • 58 anni se con almeno 2 figli.
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Le lavoratrici dipendenti o licenziate da aziende in crisi, invece, devono aver perfezionato, entro il 31.12.2022, 35 anni di contribuzione e 58 anni di età, indipendentemente dal numero dei figli. Non è più prevista la differenziazione dell’età per gestioni e i predetti requisiti anagrafici sono validi sia per le dipendenti che per le autonome.

Presentazione domanda di pensione

In sede di istanza, le lavoratrici caregivers devono compilare un’autodichiarazione in cui affermano di assistere e di convivere da almeno 6 mesi con il soggetto affetto da handicap grave, indicando:

  • i dati anagrafici della persona assistita;
  • gli estremi del verbale rilasciato ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 104/1992 dalla Commissione medica;
  • allegando il relativo documento se non in possesso dell’INPS.

Qualora l’handicap grave sia stato riconosciuto con decreto di omologa o sentenza, bisogna segnalare tale circostanza nel campo “note” all’interno della domanda. L’interessata dovrà quindi allegare il dispositivo del decreto di omologa o della sentenza che ha accertato l’handicap.

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Autore
Greta Esposito
Greta Esposito
Copywriter e web editor, ho la fortuna di fare della scrittura la mia professione. Non viaggio mai senza musica in cuffia e amo le maratone di film in bianco e nero. Di cosa non posso fare a meno? Della libertà di gestire il mio tempo per dedicarmi alle mie passioni.