“Quanto dura un colloquio di lavoro?” è una delle domande più comuni tra coloro che si avvicinano al mondo del lavoro, in particolare per chi è agli inizi della propria carriera. Comprendere le tempistiche di un colloquio permette di prepararsi al meglio, organizzare il proprio tempo e gestire le aspettative. Diversi tipi di colloqui hanno durate variabili, influenzate dal tipo di posizione, dall’azienda e dalla fase del processo di selezione. Ecco una panoramica completa.
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Durata del colloquio di lavoro: le varie tipologie
Non esiste una durata standard per ogni colloquio, poiché le esigenze cambiano a seconda della posizione e dell’azienda. Tuttavia, ecco una guida generale:
- Colloquio conoscitivo: 20-45 minuti
- Colloquio individuale successivo: fino a 3 ore
- Colloquio telefonico: 10-20 minuti
- Colloquio in videochiamata: 15-45 minuti
- Colloquio di gruppo: fino a 3 ore
- Colloquio tecnico: da 30 minuti a 3 ore
Questa guida consente di orientarsi, ma ogni colloquio può variare a seconda delle necessità del ruolo. Vediamo ora nel dettaglio ogni singola tipologia.
Il colloquio conoscitivo: la fase iniziale
Il colloquio conoscitivo rappresenta la tipologia più diffusa e solitamente dura tra i 20 e i 45 minuti. Generalmente si svolge in tre fasi principali:
- Introduzione: inizia con una breve presentazione reciproca, dove il candidato viene invitato a raccontare il proprio percorso e le ragioni per cui ha scelto di candidarsi.
- Conduzione: il selezionatore approfondisce le esperienze e le competenze del candidato, esaminando sia le hard skills che le soft skills.
- Conclusione: il candidato ha l’opportunità di fare domande sulla posizione e sull’azienda. Questo è considerato un segno positivo, poiché dimostra interesse e coinvolgimento.
Colloqui individuali successivi: approfondire le competenze
Per posizioni senior o specialistiche, il processo può prevedere un secondo incontro, più dettagliato, della durata di 1 a 3 ore. Questo colloquio avanzato coinvolge spesso i responsabili di team o i vertici aziendali, ed è un’opportunità per valutare le competenze tecniche del candidato, talvolta con l’ausilio di prove pratiche.
Il colloquio telefonico: la prima scrematura
Il colloquio telefonico è una fase di pre-selezione che permette all’azienda di ottenere una prima impressione del candidato. Dura generalmente tra i 10 e i 20 minuti, ed è l’occasione per chiarire dettagli specifici del curriculum o discutere la disponibilità geografica. È rapido e diretto, utilizzato per verificare se ci sono i presupposti per proseguire il processo.
Colloquio in videochiamata: un’opzione sempre più diffusa
Specialmente negli ultimi anni, i colloqui in videochiamata si sono diffusi, permettendo ai candidati di partecipare da remoto tramite piattaforme come Skype, Zoom o Meet. La durata è simile a quella dei colloqui in presenza, da 15 a 45 minuti. Per un’esperienza ottimale, è importante prepararsi in un ambiente tranquillo, con buona illuminazione e connessione stabile.
Colloquio di gruppo: valutare le capacità collaborative
Per le posizioni che richiedono lavoro in team o abilità di leadership, i colloqui di gruppo sono un’opzione frequente, soprattutto nelle grandi aziende. Questa tipologia può durare fino a 3 ore e prevede che i candidati affrontino attività di gruppo, il che consente ai selezionatori di valutare capacità come collaborazione e problem-solving. È importante mantenere un atteggiamento collaborativo per evitare di allungare inutilmente i tempi.
Colloqui tecnici e prove pratiche
Per ruoli tecnici o specializzati, può essere richiesto un colloquio tecnico, che include una prova pratica. La durata varia da 30 minuti a 3 ore, a seconda della complessità del test e delle esigenze specifiche della posizione. Ad esempio:
- Graphic designer: potrebbe dover disegnare un logo.
- Manager: potrebbe simulare una strategia di risoluzione per un caso aziendale.
- Commerciale: può essere coinvolto in un role-play di vendita.
Quando un colloquio dura poco: segnali di interesse o disinteresse
Se un colloquio dura solamente 10 minuti, potrebbe indicare che il selezionatore ha già maturato un’opinione sul candidato. Questo può succedere se il candidato appare poco interessato o se emergono dettagli incompatibili con il ruolo. Tuttavia, un colloquio breve non è sempre un cattivo segno; in alcuni casi può indicare che il selezionatore ha già una buona impressione e vuole confermarla.
Come capire se il colloquio è andato bene
Alcuni segnali possono far intuire l’esito positivo di un colloquio. Un colloquio che si protrae più del previsto spesso denota interesse da parte del selezionatore. Dettagli sui prossimi step del processo o spiegazioni approfondite sul ruolo possono indicare che si è in una fase avanzata del processo.
Cosa chiedere alla fine del colloquio
Alla fine del colloquio, è consigliabile fare domande sui prossimi passaggi e sui tempi di risposta. Ad esempio:
- “Quando posso aspettarmi un riscontro sull’esito del colloquio?”
- “È previsto un secondo incontro?”
Essere informati sui tempi di risposta aiuta a gestire meglio l’attesa successiva al colloquio.
In bocca al lupo per il tuo prossimo colloquio di lavoro!