Il 30 dicembre scorso l’INPS ha comunicato l’aggiornamento del simulatore del riscatto di laurea ai fini pensionistici, che prevede nuove funzionalità come indicate nel Messaggio n. 4681.
Il riscatto della laurea consente di trasformare gli anni di studio universitari in anni contributivi, utili per il raggiungimento della pensione anticipata.
Per riscattare il corso universitario è necessario in primis che il richiedente abbia conseguito un titolo di studio. Possono fare richiesta coloro che non sono attualmente occupati, chi non ha iniziato un’attività lavorativa oppure chi non è iscritto ad alcuna forma obbligatoria di previdenza.
Si possono riscattare:
In aggiunta:
Per testare il simulatore, utile a valutare se effettivamente la richiesta del riscatto è opportuna, basterà accedere all’apposita sezione sul sito dell’INPS e rispondere ad alcune domande, quali la durata e l’anno del corso di studi o qual è la retribuzione lorda relativa agli ultimi 12 mesi effettivamente lavorati.
L’importo conclusivo, ovvero l’ammontare dell’ipotetica pensione, si baserà esclusivamente sulle informazioni inserite dall’utente e che sono da considerarsi indicative. Infatti solo grazie ai dati agli archivi dell’INPS si potrà accertare l’effettiva contribuzione versata, i periodi lavorati e ulteriori dati pertinenti, accedendo con la propria identità digitale (SPID, CIE e CNS), per ottenere infine calcoli più precisi.
Dopo la simulazione, l’utente, qualora abbia deciso di procedere, può inoltrare la domanda di riscatto, tramite le proprie credenziali (SPID, PIN, CNS, CIE) nella sezione riservata per l’accesso.
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