3 – 2 – 1 e PUFF: resti senza soldi | La nuova truffa mentre prelevi è già in atto

Nuova truffa in agguato: ti svuotano il portafogli in pochi secondi - circuitolavoro.it (freepik)
Preparati a dire per sempre addio ai tuoi risparmi: questa nuova truffa inizia a spaventare tutti, istituti bancari compresi.
Un fenomeno allarmante che si è diffuso in tutta Italia: milioni di cittadini finiti sotto attacco da truffatori sempre più tecnologici.
Negli ultimi giorni, non si fa che parlare di questo: una misteriosa truffa che sta terrorizzando i cittadini italiani, tanto da costringere gli istituti bancari a rafforzare i propri sistemi di controllo e di sicurezza.
Gli ultimi dati diffusi, mostrano un quadro tutt’altro che rassicurante: solo nel 2024, sono stati denunciati oltre 3 milioni di casi di frode, per un danno complessivo che supera il miliardo di euro.
Insomma, una cifra impressionante, testimone della crescente vulnerabilità degli strumenti finanziari digitali, utilizzati quotidianamente da milioni di persone. Se in passato i bersagli erano le persone anziane, oggi il trend è cambiato: sono i giovani tra i 18 e i 34 anni ad essere più colpiti dalle truffe. Per quale motivo e di quale truffa parliamo? Continua a leggere per scoprirlo.
Giovani nel mirino degli hacker: ecco come agiscono
Secondo le ultime analisi, la fascia più colpita da queste truffe, sono i giovani, probabilmente per l’utilizzo intensivo di strumenti digitali come app di pagamento e conti online. Gli anziani, al contrario, sembrano più protetti grazie ad una maggior prudenza e all’abitudine di utilizzare il contante. Le modalità di attacco sono diventate sempre più sofisticate e, tra le più diffuse, vi è sicuramente il phishing via mail e gli sms truffaldini.
Gli hacker utilizzano questi mezzi per indurre le vittime a rivelare dati sensibili come PIN e password. A rendere il tutto ancora più complicato e pericoloso per i cittadini è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. I criminali informatici hanno imparato ad utilizzare alla perfezione questo strumento della tecnologia e, per questo sono anche in grado di analizzare i profili social del malcapitato e generare dei messaggi, personalizzandoli in modo realistico. Un’evoluzione che rende sempre più difficile distinguere un messaggio reale da uno fraudolento.
Difendersi è possibile: bisogna essere molto attenti
La consapevolezza rappresenta una prima arma di difesa. Ogni utente può ridurre il rischio di frode seguendo alcune semplici regole che richiamano all’estrema prudenza:
- verificare la provenienza di mail ed SMS, diffidando da qualsiasi richiesta di dati personali o bancari;
- non fidarsi di messaggi allarmisti: sms che parlano di conti bloccati o operazioni urgenti, devono essere ignorati in quanto sono le tecniche più utilizzate dai truffatori;
- contattare la propria banca: in caso di eventuali dubbi. Non bisogna mai rispondere ai messaggi sospetti;
- attivare l’autenticazione a due fattori e aggiornare periodicamente le password;
- controllare i movimenti del conto: al fine di individuare delle anomalie.
Un comportamento attento può davvero fare la differenza. Come affermato in precedenza, le banche stanno rafforzando i propri sistemi di sicurezza, ma la vera barriera contro gli attacchi hacker, resta la prudenza del singolo utente. Non bisogna mai abbassare la guardia perché la truffa è sempre dietro l’angolo.