Addio Assegno di Inclusione, da questa data non percepisci più niente | O trovi lavoro o non mangi

Blocco Assegno di Inclusione- Foto di Towfiqu barbhuiya da Pexels-CircuitoLavoro.it
Molti italiani rischiano di restare senza assegno di inclusione: ecco come cambiano le cose a partire dai prossimi mesi e come prepararsi per evitare di perdere l’importante sussidio.
L’Assegno di Inclusione rappresenta un fondamentale strumento di sostegno al reddito per molte famiglie italiane che prima usufruivano del Reddito di Cittadinanza.
La misura, introdotta con l’obiettivo di garantire un aiuto economico alle fasce più fragili, si sta però avvicinando a un passaggio cruciale: la fine del primo ciclo di erogazione previsto per legge.
Come stabilito dalla normativa, infatti, l’Assegno di inclusione ha una durata massima di 18 mensilità consecutive. Oltre questo termine decade automaticamente, anche quando i requisiti restano invariati.
Chi ha presentato domanda nelle prime settimane di apertura e ha ricevuto i primi accrediti già da gennaio 2024, dovrà presto confrontarsi con la fine di questo periodo.
Blocco erogazione dell’Assegno di Inclusione: dopo quanto tempo è previsto
Per conoscere la scadenza del primo ciclo di Assegno di Inclusione bisogna contare i pagamenti ricevuti e considerare che lo stop arriverà al diciottesimo. Questo conteggio include anche eventuali arretrati, che vanno considerati come mensilità a tutti gli effetti. Per chi ha percepito l’assegno ininterrottamente da gennaio 2024, il termine ultimo cadrà a giugno 2025, mentre chi ha iniziato a riceverlo a febbraio vedrà l’ultima mensilità a luglio, e così via.
Bisogna considerare anche che, dopo l’ultimo accredito, la prestazione decade automaticamente. Per poter accedere nuovamente al beneficio ci si dovrà attivare presentando una nuova domanda. Nel frattempo, l’Inps continuerà a effettuare le ricariche fino al termine stabilito, ma successivamente scatterà il periodo di sospensione previsto dalla normativa.
Come richiedere nuovamente l’Assegno di Inclusione dopo la pausa obbligatoria
Le famiglie italiane che si trovano ad avere a che fare con la decadenza del primo ciclo di Assegno di inclusione, hanno diritto a presentare una nuova domanda, ma devono rispettare precise tempistiche. Il rinnovo, infatti, non può avvenire immediatamente. Si deve tener conto di una pausa obbligatoria di un mese, durante il quale non verrà corrisposto alcun pagamento.
A partire dal secondo ciclo, la durata massima dell’erogazione dell’Assegno di Inclusione si riduce a 12 mesi. Tenendo conto del mese di sospensione, il meccanismo di assegnazione del beneficio si traduce in 11 mensilità effettive erogate durante l’anno. Ad esempio, un nucleo che riceverà l’ultimo assegno a giugno potrà presentare la nuova richiesta da luglio, ma riceverà il primo pagamento rinnovato solo da agosto. I beneficiari di questo sussidio devono considerare il mese scoperto e pianificare con attenzione le proprie spese in questo periodo senza Assegno di Inclusione.