Addio Europa, il paese pronto a lasciarla: “L’uscita dovrebbe avvenire…” | Cittadini a breve non sarete più europei

Un’Europa stanca, cosa sta accadendo (pexels) - www.circuitolavoro.it
Il Primo Ministro ha rilasciato severe dichiarazioni: l’Europa insostenibile perde pezzi, e la colpa è la poca coesione politica e culturale
L’Europa trema di fronte a una minaccia che potrebbe cambiare per sempre gli equilibri dell’Unione. Sappiamo che l’UE non se la passa bene, e questo anche per via della recessione economica, trainata dalla Germania.
Gli USA hanno attaccato più volte il potere europeo con minacce di dazi e accuse infondate, non gli si può però dar torto, anche da europeisti, sul fatto che la nostra ‘unione’, unione non è più.
Le differenze storico culturali, nonché politiche non hanno fatto altro che dividere, invece che unire. L’esempio lampante è la Brexit. Cosa avevamo in comune con gli inglesi? Loro stessi hanno pensato di far economia da sé. Putin è stato poi il co-protagonista degli squilibri geopolitici: l’Europa non può star più tranquilla e deve pensare al riarmo. Ma riarmarsi significa anche togliere risorse al popolo.
In questo contesto, Viktor Orban, il primo ministro ungherese, già ad aprile 2025, qualche mese fa, aveva lanciato un ultimatum a Bruxelles: l’Ungheria è pronta a voltare le spalle all’Europa, se non dovesse più trarre vantaggi dalla sua appartenenza.
La consultazione che preoccupa l’Europa
Il governo di Viktor Orban ha così avviato una consultazione popolare sull’adesione dell’Ucraina all’UE inviando una scheda a casa di tutti i cittadini. Si tratta di una votazione senza valore giuridico, viene utilizzata spesso da Orban per portare voti alle sue posizioni euroscettiche.
Anche questa volta ha ottenuto ciò che desiderava: i risultati hanno mostrato quasi una totalità di cittadini contro l’annessione dell’Ucraina (si devono considerare i toni con cui è stato presentato il problema, che hanno influenzato il pensiero dell’elettorato).
L’Europa instabile e debole
Le parole del premier ungherese sono chiare. Se l’Unione europea “fosse stata come è oggi nel 2004, non è certo che vi saremmo entrati a far parte”, non escludendo l’uscita di Budapest dall’UE, precisando però che: “dobbiamo decidere quando arriverà il momento in cui varrà la pena prendere la decisione di andarcene”. Secondo Orban, l’Ucraina non può vincere la guerra contro la Russia, e la sua entrata rovinerebbe l’UE.
Ma perché l’Ungheria è così spaventata da un’eventuale annessione dell’Ucraina? Un’uscita dall’UE porta con sé conseguenze concrete. Per esempio, viaggiare, lavorare e studiare all’estero diventerebbe molto più difficile, e i titoli di studio non verrebbero automaticamente riconosciuti. Dal punto di vista economico, gli scambi commerciali subirebbero rallentamenti, tutto ciò che abbiamo già vissuto con la Brexit. Ma l’Ungheria, più che uscire dall’UE, vorrebbe creare una sommossa politica per evitare di annettere l’Ucraina per una serie di motivi.
Innanzitutto la questione della minoranza ungherese in Ucraina, e il fatto che Kiev venga accusata di non rispettare i diritti linguistici e educativi della loro comunità per via di leggi ucraine. In secondo luogo, l’avversione verso l’UE: negli ultimi anni diventata troppo tecnocratica e orientata a ideologie green, a scapito degli Stati membri più dissidenti e culturalmente distanti. Infine c’è da considerare che l’Ungheria è l’unico paese dell’UE a mantenere rapporti più o meno distesi con la Russia. L’ingresso dell’Ucraina, e il consolidamento militare anti-Russia, metterebbero in crisi questa posizione ibrida. L’Europa sta vivendo un periodo nero, l’estate è diventata ormai pesante.