Addio pensione, “Ci dispiace, ma dovete restituircele”: arrivata la mazzata a tutti gli italiani | Migliaia di persone in mezzo a una via

Pensioni - Fonte Depositphotos - Circuitolavoro.it
Brutte notizie per i pensionati italiani, dal prossimo mese decurtazione sull’assegno. Ecco cosa accadrà
Non si mettono bene le cose per i pensionati italiani, già colpiti da un sistema che da tempo non permette di vivere con tranquillità il periodo di meritato riposo.
Nonostante negli ultimi anni abbiamo assistito a diverse riforme sull’argomento, e tutt’ora continua ad essere discussione da parte del Governo, le ultime notizie non sembrano per nulla confortanti per questa categoria.
Per questo motivo, conviene sempre rimanere aggiornati in tal senso, così da non ricevere brutte sorprese o fare scelte svantaggiose nel tempo.
Nel frattempo è in arrivo un ulteriore novità che non piacerà affatto ai pensionati. Questa volta riguarda proprio la restituzione della pensione. Scopriamo maggiori dettagli nei prossimi paragrafi.
La decisione dell’INPS
A quanto pare, l’arrivo della stagione calda non sarà di certo piacevole per molti pensionati. Non ci riferiamo alle temperature elevate tipiche di questo periodo che possono essere per molti dannose, ma al fatto che diversi pensionati si vedranno decurtare l’assegno. L’INPS sta per avviare il recupero dei bonus una tantum erogati nel 2022. Non pochi pensionati dovranno restituire fino a 200 euro all’ente previdenziale. Assegni decurtati dunque, anche se non tutti ne conoscono la motivazione. Nel 2022 la crisi energetica spinse lo Stato a erogare dei bonus straordinari da 200 e 150 euro, introdotti con i decreti Aiuti e Aiuti-ter per contrastare l’impatto dell’inflazione e il caro bollette.
I bonus furono corrisposti direttamente a milioni di cittadini, sulla spinta dell’urgenza, senza che ci fosse tempo di fare le verifiche fiscali del caso. L’erogazione dei bonus fu automatica e rapida. Ma fin dall’inizio venne precisato che i contributi erano legati a precise soglie reddituali. Adesso chi ha percepito i bonus senza averne diritto dovrà restituirli.
Pensioni decurtate, ecco chi dovrà restituire i soldi allo Stato
Il recupero avverrà in maniera automatica: l’INPS tratterrà direttamente dalla pensione gli importi indebitamente percepiti. Il controllo è avvenuto attraverso l’incrocio dei dati delle dichiarazioni dei redditi del 2021. Il bonus da 200 euro era riservato a chi nel 2021 aveva un reddito inferiore ai 35 mila euro. Mentre quello da 150 euro spettava ai contribuenti con un reddito non superiore a 20 mila euro. Chi nel 2021 ha superato queste soglie dovrà dunque restituire gli importi.
Le somme verranno recuperate in maniera graduale. L’INPS ha previsto una trattenuta mensile di 50 euro sull’importo della pensione. Il prelievo quindi non sarà una tantum, ma rateale fino al completo rimborso della cifra da restituire. La decurtazione scaglionata renderà meno gravosa la restituzione. I pensionati interessati non dovranno fare nulla. Sarà l’INPS a farsi carico in toto della procedura di recupero dei bonus.