“Agente ho il reflusso”: 6mila euro di multa, patente sospesa per 2 anni e 1 anno di reclusione | Passata la ‘legge’

Patente sospesa

Patente sospesa - Fonte Pexels - Circuitolavoro.it

Brutte notizie per chi soffre di reflusso, la sospensione della patente è ufficiale.

Sono tantissime le persone nel nostro Paese che soffrono di reflusso gastroesofageo, una condizione in grado di influenzare significativamente la qualità della vita di chi ne è colpito.

Molto spesso sottovalutato, il reflusso può essere definito come la risalita involontaria di acidi dallo stomaco verso l’esofago.

In alcune situazioni, soprattutto se ricorrente, può causare sintomi persistenti e danni alle strutture coinvolte.

Ma non solo. Questa problematica può avere un risvolto anche dal punto di vista automobilistico, impedendo la normale circolazione del guidatore.

I disagi del riflusso

Chi soffre di reflusso sa bene che quando compare, si manifesta con una terribile e costante sensazione di bruciore anche nota come bruciore di stomaco, che peggiora dopo i pasti o quando ci si sdraia. Tuttavia, i sintomi non si limitano al dolore: possono includere rigurgito acido, difficoltà a deglutire, tosse cronica, raucedine, e in alcuni casi perfino una sensazione di nodo alla gola o nausea. Di conseguenza, la quotidianità viene compromessa.

Anche i gesti più semplici come dormire diventano problematici. Questo perchè, quando ci si mette a letto il reflusso tende a peggiorare in posizione orizzontale o ancora i pasti da momento di piacere si trasformano in fonte di preoccupazione. Inoltre, quando il reflusso diventa cronico, può avere conseguenze più gravi, come l’esofagite. Il vero pericolo però, è che ora anche per chi guida il reflusso può diventare un incubo e dar vita a nuovi divieti.

Patente sospesa
Patente sospesa – Fonte Pexels – Circuitolavoro.it

Patente sospesa per chi soffre di reflusso

E’ successo a un cittadino di Rimini che a causa del reflusso di tipo acido, ha subito la sospensione della sua patente di guida per tre mesi. Tuttavia, l’automobilista ha presentato ricorso che è stato accolto dal Giudice di Pace.  Il ricorrente, affetto da reflusso gastro-esofageo, ha depositato una consulenza medico-legale che, oltre a confermare la patologia, affermava che la stessa “nel momento in cui dà origine ad un rigurgito, come lamentato dal ricorrente, può influire sul test”.

Nel predetto parere, veniva anche evidenziato come “lo strumento (alcol test, ndr) sarebbe permeabile alle condizioni ambientali e a circostanze di metodo di assunzione non corrette come quella di non consentire al soggetto controllato di sciacquarsi la bocca”. In conclusione, il Giudice di Pace, dopo aver esaminato la documentazione sanitaria versata in atti, accoglieva la tesi del ricorrente in quanto “un eventuale episodio di rigurgito acido come quello denunciato dall’opponente, potrebbe avere influito sul test producendo in pratica un falso positivo”. Insomma da qui si evince che i disagi del reflusso possono incidere anche sui risultati dell’alcol test causando problemi non indifferenti al guidatore, fino alla sospensione della patente.