Agenzia delle Entrate, “Chi ha aperto un conto in questa Banca ci deve dare oggi 150mila euro”: non esistono esenzioni

Sanzioni sui conti bancari (pexels) - www.circuitolavoro.it
Se avete aperto un conto in banca controllate di aver svolto tutti questi passaggi: le sanzioni partono dal fisco italiano
Non importa se l’hai fatto per comodità, per ricevere uno stipendio dall’estero o per investire in valuta straniera: se hai un conto corrente aperto in determinate banche e non l’hai mai dichiarato, potresti finire nel mirino dell’Agenzia delle Entrate.
Un sogno ingenuo può evolvere in un incubo a occhi aperti con multe che arrivano a toccare anche i 150mila euro.
Chi non rispetta le notifiche del fisco italiano rischia sanzioni severe, se pensate possa essere il caso vostro dovete informarvi per evitare riscontri negativi.
Non è un problema che riguarda solo chi ha conti in paradisi fiscali, si tratta di regole che coinvolgono tutti.
Se apri un conto e non lo dichiari rischi sanzioni
A far scattare il problema può bastare un semplice conto aperto in una banca in Germania, Francia, Svizzera, in generale si fa riferimento a tutti coloro che hanno aperto un conto estero. Le multe possono variare in base alla tipologia di conto, e alle dinamiche legate al caso, ma proprio per questo è importante avere uno schema chiaro al quale potersi appellare per capire se si è in torto.
Ogni cittadino italiano che detiene un conto corrente, un libretto di risparmio o un deposito titoli all’estero è obbligato per legge a dichiararlo nel quadro RW della dichiarazione dei redditi. Cosa significa? In parole più semplici, lo Stato italiano vuole sapere tutti i conti deposito dei cittadini.
Cosa prevede la legge italiana sui conti esteri
L’articolo 2, comma 4-bis, del D.L. n. 4/2014, convertito in Legge n. 50/2014, modificato dalla Legge n. 186/2014 prevede l’obbligo di monitoraggio per le i conti correnti detenuti all’estero, il cui valore massimo giornaliero raggiunto nel periodo d’imposta sia superiore alla soglia di 15.000 euro, specifica fiscomania.com.
Tutti coloro che non dichiarano l’apertura di nuovi conti, possono ritrovarsi a dover pagare sanzioni, anche molto alte, da parte dell’Agenzia delle Entrate, che si basa su controlli a campione. Le sanzioni amministrative si appellano all’omissione o all’infedele compilazione del quadro RW, che vanno dal 3% al 15% dell’importo non dichiarato. Le sanzioni possono raddoppiare nel caso in cui si parlasse di paradisi fiscali.
Inoltre, negli ultimi anni l’Italia ha firmato diversi accordi per rintracciare il mercato finanziario in entrata e in uscita. Questo significa che l’Agenzia delle Entrate è in grado di ricevere le informazioni sui conti esteri intestati a cittadini italiani con nuovi automatismi, anche senza che questi ne abbiano dato comunicazione. Se il sistema informatico incrocia i dati e invia l’allert, automaticamente verrà segnalata l’anomalia.