Agenzia delle entrate, “Stiamo osservando le vostre case”: vi spiano mentre lo fate | Se avete balconi e giardini ancora peggio

Controlli Agenzia delle Entrate - (pexels) - www.circuitolavoro.it
L’Agenzia delle Entrate sarà più propensa a controllare le vostre proprietà nel caso in cui avete giardini e balconi, il motivo è uno solo
Il grande fratello della fiscalità è iniziato. Lo raccontava Orwell anni fa in 1984, ma oggi nel 2025 è realtà. Le tecnologie satellitari permettono di avere uno spettro di dati molto più ampio, dato dal fatto che le immagini nitide e la rete capillare di telecamere riescono a controllare tutti gli edifici, abitativi e non, presenti sul territorio.
Dati preziosi non solo per la sicurezza, ma anche per l’Agenzia delle Entrate nella lotta agli abusi edilizi.
In questo modo anche i cittadini più in regola rischiano di venire controllati, perché come sempre per chi sbaglia pagano anche tutti gli altri, ma cos’è che fa scattare maggiormente i controlli?
Facciamo un passo indietro. Le telecamere satellitari permettono di visionare nella loro interezza zone e appezzamenti di territorio. Ciò significa che tutte le case possono essere schedate e visionate. Per la privacy, ovviamente, i controlli a tappeto possono essere fatti solo su tutte quelle porzioni di abitazione che si vedono dall’esterno. Per capire meglio di cosa si tratta pensate alle immagini di Google Maps con cui è possibile visitare i luoghi con il proprio smartphone.
L’Agenzia delle entrate rafforza i controlli
Questo il motivo per il quale giardini e balconi sono elementi che attirano di più l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, negli ultimi mesi la lotta all’evasione fiscale si è fatta ancora più concreta e sempre più capillare e invisibile. Ora le case vengono osservate dall’alto, anche attraverso immagini satellitari, droni e banche dati incrociate.
In questo modo si sono semplificati i passaggi previsti per i controlli inerenti agli abusi edilizi e alle difformità catastali, come per esempio tutte le persone che hanno usufruito del Superbonus 110% senza però aggiornare il catasto della nuova situazione riguardo l’efficientamento energetico, e le migliorie riguardanti la facciata.
Occhio alle modifiche: balconi, giardini e tettoie nel mirino
Molti cittadini sono convinti che sistemare un terrazzo, chiudere un balcone con vetrate o costruire una pergola in giardino siano semplici migliorie da poter richiamare il fai da te. La questione è ben differente. Se questi interventi non vengono dichiarati, possono essere considerati veri e propri abusi edilizi, soprattutto se alterano la superficie dell’immobile o la sua rendita catastale.
L’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con i Comuni e il Catasto, può incrociare le informazioni sulle dichiarazioni urbanistiche con le immagini aeree e arrivare a scovare molto più velocemente gli abusi. Se una casa appare modificata rispetto alle planimetrie registrate, scatta il controllo. E se viene rilevata una difformità non sanata, si rischiano sanzioni pesanti e l’obbligo di aggiornare la situazione catastale, spesso con costi a carico del proprietario. Le multe possono variare da 1.032 euro a oltre 8.000 euro, a seconda della gravità e della natura della difformità. Per evitare brutte sorprese, è fondamentale affidarsi a un tecnico abilitato prima di iniziare qualsiasi lavoro.