Concorsi Pubblici Banca d'Italia

Ambiente di lavoro stressante: risarcimento danni riconosciuto dalla Corte di Cassazione

Il tema del risarcimento danni per stress causato dall’ambiente di lavoro è diventato centrale nella giurisprudenza italiana. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribaltato un giudizio di secondo grado, riconoscendo il diritto al risarcimento per una lavoratrice vittima di un ambiente lavorativo nocivo.

La Sentenza della Corte di Cassazione

La sentenza n. 15957 del 7 giugno scorso ha segnato un importante passo avanti nella tutela della salute dei lavoratori. La Corte ha stabilito che il diritto al risarcimento danni può essere riconosciuto anche in assenza di mobbing continuativo, purché vi sia una singola azione vessatoria che generi stress.

Mobbing e Straining: le differenze

La decisione della Corte si basa sulla distinzione tra mobbing e straining. Il mobbing è caratterizzato da una serie di azioni lesive ripetute nel tempo, mentre lo straining si riferisce a un’azione isolata che provoca stress. Entrambe le situazioni possono danneggiare la salute psico-fisica del lavoratore e giustificare un risarcimento.

La tutela della salute nel diritto italiano

La Costituzione italiana, negli articoli 2, 32 e 41, tutela l’integrità psico-fisica dei cittadini, compresi i lavoratori. Inoltre, l’articolo 2087 del Codice Civile impone agli imprenditori di adottare tutte le misure necessarie per garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre.

Il caso specifico

La sentenza in questione riguarda un’assistente amministrativa che ha subito vessazioni da parte del suo capo. In primo e secondo grado, la sua richiesta di risarcimento era stata respinta, poiché le difficoltà relazionali erano state attribuite alla lavoratrice stessa. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha ribaltato questa decisione, riconoscendo il diritto al risarcimento per lo stress subito.

L’importanza del contesto giuridico

La Corte di Cassazione ha sottolineato che, anche in assenza di una condotta mobbizzante continuativa, un singolo atto vessatorio in un ambiente lavorativo stressante può configurare un fatto ingiusto e giustificare un risarcimento. Questa interpretazione amplia la protezione offerta ai lavoratori, riconoscendo la gravità delle singole azioni vessatorie. Per rimanere aggiornato visita la nostra pagina dedicata alle news: clicca qui.

Circuitolavoro

Recent Posts

Bollo non pagato, c’è un limite | Dopo 3 anni senza avvisi sei salvo: la lettera che fa la differenza

Il mancato pagamento del bollo auto non può essere richiesto all’infinito: la Corte di Cassazione…

6 ore ago

Addio viaggi low cost | Tariffe e tasse nascoste ti fregano immediatamente: non te ne sei accorto ma è tutto scritto in piccolo

I voli economici non sono più quelli di una volta: tra rincari, tasse aggiuntive e…

9 ore ago

Ferrovie, selezioni in corso | candidature e profili richiesti entro metà mese: il requisito che ti porta immediatamente a bordo

Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane apre nuove selezioni per novembre: decine di posizioni attive…

13 ore ago

Fisco 4.0 | Controlli silenziosi con l’intelligenza artificiale: la tassa non la vedi ma arriva comunque

Il nuovo Fisco digitale non ha bisogno di bussare alla porta: tra algoritmi, incroci di…

17 ore ago

Poste assume a novembre | posizioni aperte e scadenze immediate : la candidatura che vale oro

Poste Italiane apre nuove assunzioni per novembre: contratti a tempo determinato e indeterminato in tutta…

1 giorno ago

Truffe “pacco in arrivo” | Il messaggio che ti svuota il conto: se leggi questa frase sei rovinato

Un messaggio con scritto “Il tuo pacco è in consegna” può sembrare innocuo, ma nasconde…

1 giorno ago