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Anno di prova Docenti 2024/25: tutti i dettagli sul servizio utile

Per i docenti neoassunti, l’anno di prova è un passaggio fondamentale per ottenere la conferma in ruolo. In questo periodo, oltre alla formazione, è richiesto il completamento di un servizio effettivo di almeno 180 giorni, di cui 120 devono essere dedicati alle attività didattiche. Vediamo di seguito come vengono calcolati i giorni di servizio utili per l’anno di prova 2024/25, anche in relazione alle nuove disposizioni introdotte dal Ministero dell’Istruzione.

I requisiti per superare l’anno di prova 2024/25

La riforma recente del reclutamento docenti ha modificato il percorso di formazione e prova. Con il Decreto Ministeriale n. 226 del 16 agosto 2022, il sistema di formazione iniziale e l’accesso al ruolo sono stati rinnovati, sostituendo la procedura precedente stabilita dal DM 850/2015. In linea con queste modifiche, il Ministero dell’Istruzione ha aggiornato, con la nota n. 202382 del 26 novembre 2024, le regole per l’anno di prova, che saranno valide per il prossimo anno scolastico.

Secondo la normativa, il docente deve svolgere un periodo di servizio effettivo di almeno 180 giorni, di cui 120 devono essere dedicati all’insegnamento diretto e alle attività ad esso correlate. Questo periodo rappresenta una fase cruciale per la formazione dei docenti, che devono dimostrare la loro capacità didattica e organizzativa, completando gli impegni previsti.

Come vengono conteggiati i giorni di servizio per l’anno di prova

Il DM 226/2022 ha precisato quali attività sono considerate utili per il computo dei 180 giorni di servizio e dei 120 giorni di attività didattiche.

a) Attività utili per i 180 giorni di servizio

Sono inclusi nel calcolo:

  • I periodi di sospensione delle lezioni, come le vacanze scolastiche;
  • Le attività di esami e scrutini;
  • Qualsiasi altro impegno legato al servizio scolastico;
  • Il primo mese di astensione obbligatoria dal servizio per gravidanza.

Invece, non sono considerati utili i giorni di congedo ordinario o straordinario e i giorni di aspettativa per motivi personali o professionali.

b) Attività utili per i 120 giorni di attività didattiche

Rientrano nel conteggio:

  • I giorni di insegnamento diretto;
  • Le attività di valutazione e quelle legate alla progettazione didattica, formazione collegiale e altre attività che si svolgono nella sede di servizio.

Riduzione dei giorni di servizio in base all’orario di lavoro

Nel caso di orari ridotti rispetto a quelli previsti per la cattedra o il posto, il calcolo dei giorni di servizio viene ridotto proporzionalmente. In altre parole, i 180 giorni di servizio e i 120 giorni di attività didattiche verranno adattati alla quantità di ore effettivamente lavorate, in base al contratto del docente.

Visita la nostra pagina dedicata a scuola e docenti per rimanere aggiornato.

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