Recentemente, diversi beneficiari dell’Assegno unico hanno ricevuto messaggi di testo dall’INPS che hanno seminato confusione e preoccupazione. Nei messaggi si leggeva: “Si informa che la propria domanda è decaduta“. Questa comunicazione ha generato incertezza su cosa significasse esattamente e quale fosse la risposta ufficiale dell’Istituto. Il quotidiano Il Gazzettino ha riportato la notizia, sollevando interrogativi sulla situazione.
Il 7 maggio, l’INPS ha rilasciato una nota ufficiale per chiarire il contenuto dei messaggi inviati. Gli SMS facevano riferimento allo stato di accoglimento delle domande di Assegno unico e universale. L’Istituto ha specificato che la comunicazione riguardava l’annualità 2023 e interessava le domande per le quali la richiesta di Assegno unico universale non doveva essere presentata in caso di Reddito di cittadinanza. In parole povere, i messaggi non si riferivano alle domande di Assegno unico universale presentate e approvate negli anni 2023 e 2024, per le quali non ci sono stati cambiamenti significativi.
L’INPS ha invitato i destinatari dei messaggi ad accertare la propria situazione utilizzando i canali ufficiali dell’Istituto o accedendo all’area personale MyINPS con le proprie credenziali di autenticazione. Questo passaggio è stato incoraggiato per dissipare eventuali dubbi residui e per garantire la corretta comprensione dello stato delle domande.
Per coloro che sono già beneficiari dell’Assegno unico, è stato rassicurato che i pagamenti continueranno regolarmente. Per il mese di maggio, l’erogazione è prevista per i giorni 15, 16 e 17, mantenendo la consueta tempistica.
L’Assegno unico è un sostegno economico destinato a varie categorie di lavoratori e non lavoratori, tra cui dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati. L’importo dell’assegno dipende dalla fascia ISEE.
Per ottenere l’Assegno unico, è necessario presentare un’apposita domanda online, utilizzando il numero verde dell’INPS o rivolgendosi agli enti di patronato. Le richieste presentate tra l’1 marzo e il 30 giugno di ogni anno verranno retroattivamente coperte a partire dal mese di marzo.
Dal marzo 2023, le domande già accolte verranno automaticamente rinnovate, evitando la necessità di presentare nuove richieste annuali. Questo garantisce una maggiore continuità e stabilità nel sostegno economico fornito dall’Assegno unico.
In conclusione, l’INPS ha chiarito la situazione relativa ai messaggi inviati e ha confermato la regolare erogazione dell’Assegno unico per i beneficiari. È importante che i destinatari dei messaggi verifichino la propria posizione utilizzando i canali ufficiali per evitare fraintendimenti. Per rimanere aggiornato sulle ultime novità relative all’Assegno Unico, visita la nostra sezione dedicata ai bonus famiglia.
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