Attenzione, “Avvistato squalo gigante nelle nostre acque”: è lungo 4,2 metri e pesa 750 kg | Se lo incontrate non avete scampo

Un mostro minaccia la vita negli oceani: è enorme e fa davvero paura - circuitolavoro.it (freepik)
Nei nostri mari si nasconde un predatore spietato: il più grande squalo bianco mai avvistato prima d’ora, lungo più di 4 metri.
Lo squalo è stato taggato per monitorare spostamenti e comportamenti: i dati raccolti potrebbero svelare aspetti finora sconosciuti di questa temutissima specie.
Immagina di aver prenotato la super vacanza dei sogni, in un posto paradisiaco, dove il mare cristallino è un chiaro invito a tuffarsi e dimenticare il resto del mondo. Potrebbe sembrare un vero e proprio sogno, eppure c’è qualcosa che potrebbe trasformare questo sogno in un incubo.
Una nuova minaccia potrebbe rovinare per sempre le vacanze estive, parliamo del mostro acquatico che, attualmente, sta percorrendo l’Oceano Atlantico, muovendosi silenziosamente. Si tratta di Contender, uno squalo lungo 4,2 metri e dal peso di ben 750 chili.
L’ultimo avvistamento è avvenuto a poche miglia dalla costa della Georgia, dove ha subito attirato l’attenzione degli esperti, diventando il protagonista indiscusso di uno studio scientifico mirato a seguire i movimenti e i comportamenti del gigante dell’oceano.
Monitoraggio dell’esemplare in tempo reale: i primi dati su Contender
Ad occuparsi del caso è stato il team di Ocearch, il quale ha effettuato una lunga operazione di cattura e di applicazione del tag Spot, un trasmettitore satellitare che fornirà dati per circa cinque anni. Si tratta di uno strumento che consentirà di monitorare gli spostamenti dell’esemplare nel corso degli anni e, soprattutto, di avere maggiori informazioni circa il suo comportamento e le sue abitudini.
Dopo il rilascio di Contender, gli esperti hanno monitorato grandi spostamenti in soli 15 giorni. L’esemplare maschio di squalo bianco, ha nuotato per oltre 270 chilometri, dirigendosi verso la Florida, lasciando i ricercatori sbalorditi a causa della velocità dei suoi spostamenti. L’organizzazione, inoltre, fa sapere di aver effettuato delle operazioni per comprendere la specie fino in fondo: “Inoltre, abbiamo raccolto importanti campioni biologici, tra cui materiale urogenitale, attualmente in fase di analisi”.
Il futuro degli oceani: la ricerca di Ocearch riscrive la scienza marina
I dati raccolti su Contender, si sono rivelati estremamente utili per poter conoscere questo particolare esemplare, fino ad ora sconosciuto. Tuttavia, il più grande squalo bianco maschio, non è l’unico esemplare monitorato dagli esperti di Ocearch. Altri giganti del mare sono sotto stretto controllo dell’organizzazione, parliamo di Danny e Kando. “Questi tre squali fanno parte di un entusiasmante sforzo di ricerca multidisciplinare” – afferma Ocearch – “Il nostro team di scienziati sta studiando i loro movimenti durante i mesi invernali per capire dove gli squali di tutte le classi d’età trascorrono del tempo”.
Si tratta di una ricerca che può fornire dettagli rilevanti, soprattutto per quanto riguarda la riproduzione degli squali bianchi e, sul loro adattamento al cambiamento ambientale. Comprendere come questi predatori rispondano alla trasformazione degli oceani significa avere accesso ad un indicatore prezioso per monitorare lo stato di salute del nostro pianeta.