Il settore bancario italiano si prepara a un nuovo aumento degli stipendi che interesserà circa 270.000 lavoratori a partire da settembre 2024. Questo incremento rappresenta la seconda tranche di un accordo contrattuale firmato nel 2023 tra l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), i sindacati e Intesa Sanpaolo.
Il contratto, siglato nel novembre 2023, prevede un aumento complessivo di 435 euro mensili a regime. La prima parte di questo incremento, pari a 250 euro, è già stata erogata a dicembre 2023. A settembre 2024, i dipendenti bancari riceveranno ulteriori 100 euro, con un successivo aumento di 50 euro a giugno 2025 e 35 euro a marzo 2026. Complessivamente, in soli nove mesi, verrà riconosciuto oltre l’80% dell’incremento salariale totale.
L’accordo prevede specifici incrementi retributivi per diverse categorie professionali all’interno del settore bancario. I quadri direttivi di quarto livello (QD4), ad esempio, vedranno il loro stipendio crescere dagli attuali 4.575,56 euro a 5.160,06 euro entro marzo 2026. Analoghi aumenti sono previsti per i livelli inferiori, con i dipendenti della terza area professionale che vedranno un incremento che porterà lo stipendio del quarto livello da 2.906,90 euro a 3.341,90 euro nello stesso periodo.
Oltre agli aumenti salariali, il contratto prevede anche una riduzione dell’orario di lavoro settimanale, sceso a 37 ore a partire dal primo luglio 2024. Ci sono anche novità significative riguardo alla formazione, con un aumento delle ore retribuite da 8 a 13. Inoltre, il contratto amplia le possibilità di ricorso al Fondo per l’occupazione (FOC) e potenzia le garanzie contro le indebite pressioni commerciali esercitate sui dipendenti per la vendita di prodotti finanziari e assicurativi.
Il nuovo contratto offre tutele migliorate per i dipendenti bancari. Le lavoratrici in stato di gravidanza “a rischio” avranno diritto al pieno trattamento economico, e viene riconosciuta la piena fungibilità nell’ambito della categoria dei quadri direttivi. Un’altra novità significativa riguarda la possibilità per i dipendenti di svolgere attività lavorative extra senza dover ottenere l’autorizzazione della banca, una misura che aumenta la flessibilità e l’indipendenza dei lavoratori.
Il contratto introduce anche maggiori tutele per i dipendenti con disabilità grave, offrendo loro più giorni di malattia. Inoltre, viene posta maggiore attenzione al contrasto delle molestie e delle violenze di genere, confermando l’impegno del settore bancario a creare un ambiente di lavoro più sicuro e rispettoso per tutti.
L’accordo rappresenta un passo significativo nel riconoscimento dell’importante ruolo svolto dai lavoratori bancari in Italia. Gli aumenti salariali, la riduzione dell’orario di lavoro e le nuove tutele testimoniano l’impegno delle parti coinvolte nel garantire condizioni lavorative migliori e più eque, rispondendo alle esigenze di un settore in continua evoluzione.
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