Autovelox, nuove regole operative | dove possono metterli e quando sono validi; il cartello che annulla la multa

Autovelox

Autovelox (Lapresse) - circuitolavoro

Dal 2024 cambiano le regole per gli autovelox. Nuovi criteri su posizionamento, distanza e segnaletica. Ma attenzione: se manca un cartello preciso, la multa può essere annullata.

Il Ministero delle Infrastrutture ha approvato le nuove linee guida per l’uso degli autovelox. Il documento definisce con maggiore chiarezza le condizioni in cui le rilevazioni di velocità sono valide e sanzionabili. L’obiettivo è garantire trasparenza, sicurezza stradale e rispetto delle regole da parte degli enti locali.

Le modifiche si applicano a tutti i dispositivi fissi o mobili omologati, su strade urbane, extraurbane e autostrade. Particolare attenzione è stata posta su segnalazione preventiva e contesto di installazione, per evitare che gli autovelox diventino strumenti solo “fai cassa”.

Dove si possono installare e cosa cambia

Gli autovelox fissi potranno essere installati solo su tratti stradali dove è documentato un livello elevato di incidentalità o velocità pericolosa. I Comuni dovranno motivare l’installazione con apposita relazione tecnica. Sulle strade urbane di quartiere o locali non sarà più possibile piazzare dispositivi automatici senza una preventiva autorizzazione della Prefettura.

Sulle strade extraurbane, il dispositivo deve trovarsi a una distanza minima di 500 metri dal cartello che ne segnala la presenza. Su strade urbane il limite scende a 200 metri. I dispositivi mobili (usati da pattuglie) devono essere visibili e presidiati, salvo rari casi di deroga per motivi di sicurezza pubblica.

Autovelox
Autovelox (Pexels) – circuitolavoro

Quando la multa è valida e il cartello che la può annullare

Perché una sanzione da autovelox sia valida, devono essere rispettati alcuni requisiti fondamentali:

– dispositivo omologato e perfettamente funzionante;
– segnalazione chiara e visibile con cartello ad almeno 500 m (o 200 m in città);
– indicazione specifica della presenza del controllo elettronico della velocità.

Il cartello deve riportare diciture come “controllo elettronico della velocità” e non può essere generico o nascosto da ostacoli. Se il cartello manca, è troppo vicino all’autovelox o è poco visibile, la multa può essere contestata e annullata. In alcuni casi, anche l’assenza di autorizzazione prefettizia può invalidare il verbale.

I ricorsi si presentano entro 60 giorni al Prefetto o entro 30 al Giudice di Pace. È consigliato allegare foto del tratto stradale, della segnaletica e chiedere copia della documentazione di omologazione dell’apparecchio.

Con le nuove regole, l’autovelox torna a essere uno strumento di prevenzione e non solo di sanzione. Ma sapere quando e dove è valido davvero può fare la differenza tra una multa da pagare e un ricorso vincente.