Bollo auto, il cambiamento è epocale: Giorgia Meloni polverizza la tassa | L’importo diventa un regalo di fine anno

Bollo auto- Foto di Hassan OUAJBIR da Pexels-CircuitoLavoro.it
Cambiano le regole per il calcolo del bollo auto: ecco cosa ha deciso l’Unione Europea a proposito di uno dei tributi più contestati applicato annualmente in Italia.
Milioni di automobilisti dovranno fare i conti con molte novità nel caso del bollo auto, imposta da sempre soggetta a critiche per la sua disomogeneità di applicazione.
Il cambiamento è stato imposto dall’Unione Europea, per la precisione dalla Commissione Trasporti del Parlamento Europeo, che ha definito nuove linee guida da applicare a livello comunitario.
Le nuove regole impongono una tassa uniforme, fondata su criteri ambientali e di effettivo utilizzo del veicolo che ribalta completamente l’approccio attuale.
La novità più significativa è che non si pagherà più un importo fisso in base ai cavalli fiscali o alla cilindrata, ma si terrà conto dei chilometri percorsi e delle emissioni inquinanti prodotte.
Bollo auto: il nuovo calcolo basato sui chilometri percorsi e sulle emissioni inquinanti
Il nuovo sistema punta a sostituire il bollo tradizionale con una tassa basata su due parametri. Da una parte sono valutati i chilometri percorsi annualmente, dall’altra il livello di emissioni del veicolo. In questo modo, l’imposizione fiscale diventerà più equa. Vengono premiati i cittadini che usano poco l’auto e che possiedono veicoli meno inquinanti. La riforma prevede un’imposta comunitaria uniforme, con lo stesso criterio di calcolo in tutti gli Stati membri.
L’Italia, che finora ha gestito il bollo su base regionale, dovrà rivedere l’intera struttura di riscossione. Ogni Paese dovrà adeguarsi alla nuova direttiva entro il 2026, in modo da raggiungere gli obiettivi ambientali dell’UE, disincentivando l’uso eccessivo dei veicoli più impattanti.
Tassa sul possesso dell’automobile: le novità che incidono sulle tasche degli italiani
Il nuovo meccanismo di calcolo del bollo auto si traduce in un risparmio concreto per milioni di cittadini. Chi guida poco e possiede un’auto a basso impatto ambientale vedrà ridursi drasticamente l’importo da versare. Per questo motivo si parla già di “regalo di fine anno” per molti automobilisti. Il vecchio bollo, che è sempre stato considerato una tassa ingiusta e scollegata dall’utilizzo reale del mezzo, sarà definitivamente superato.
Anche le Regioni dovranno fare i conti con le novità che riguardano il versamento dell’imposta sul possesso dell’automobile e dovranno adattarsi al nuovo modello centralizzato europeo. La riforma si inserisce nel cambiamento del sistema fiscale tradizionale avviato con il Governo Meloni. In questa nuova fase l’equità fiscale del sistema contributivo italiano ha a che fare anche con l’impatto ambientale e le abitudini quotidiane alla guida.