Bonus lavoro, “Vi diamo 6mila euro per lavorare qui”: solo in Italia succede | Meglio approfittarne subito

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Fuga di cervelli dall'Italia: sempre più giovani preferiscono cercare impiego all'estero - circuitolavoro.it (adobe stock)

Sempre più giovani in fuga dall’Italia: ci pensa il Governo con un nuovo piano che promuove il lavoro nel proprio paese di residenza.

Incentivi economici, nuovi contratti di lavoro e più opportunità per i giovani: ecco quali sono le prossime mosse del Governo.

Riuscire a trovare un lavoro che rispecchi le proprie aspettative, in Italia, è sempre più difficile. E’ proprio questa problematica ad aver generato una progressiva “fuga di cervelli”, giovani che a causa delle scarse opportunità di lavoro, preferiscono abbandonare la propria casa in cerca di un futuro migliore.

Il più delle volte si tratta di giovani qualificati, anche appena laureati, che non hanno altra alternativa che trasferirsi all’estero per puntare a stipendi più alti e a contratti di lavoro che siano più soddisfacenti.

Il risultato? Un Paese che si svuota sempre di più, con province che rischiano, addirittura, il declino. E’ questo campanello d’allarme che ha costretto al Governo ad intervenire, mettendo in campo bonus e incentivi nel tentativo di trattenere le nuove generazioni.

Il sostegno delle istituzioni per i giovani italiani

Offrire ai giovani interessanti opportunità di lavoro, garantire loro la crescita professionale e uno stipendio in linea con la propria mansione, sono questi gli aspetti principali che le istituzioni hanno intenzione di migliorare. Oltre ciò, il nuovo piano che mira a garantire un futuro migliore ai giovani lavoratori, prevede la distribuzione di una serie di incentivi economici. Uno dei primi è stato distribuito a Varese, si tratta di un bonus fino ai 6.000 euro, spalmato su tre anni, per coloro che accettano un contratto da dipendente in provincia.

Un’opportunità interessante, il cui fine è quello di permettere alle imprese locali di assumere personale qualificato, compito sempre più difficile. Eppure, nonostante tali incentivi, viene naturale chiedersi, basterà un piano ben pensato per invertire la tendenza delle partenze e convincere i giovani a restare in Italia? Anche se le prospettive di lavoro non scarseggiano, l’Italia riuscirà ad offrire ai dipendenti lo stipendio che meritano?

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Incentivi statali per i giovani lavoratori: niente più fughe dall’Italia – circuitolavoro.it (adobe stock)

Un nuovo futuro per i dipendenti in Italia?

La fuga di cervelli è un fenomeno che interessa tutta la penisola, e proprio per questo, le varie regioni hanno lavorato duramente per poter progettare dei piani che possano aiutare i giovani a restare nel proprio paese. Tra questi, di grande rilevanza sono le iniziative, già attive in:

  • Trentino Alto Adige: si offrono contributi fino a 100.000 euro per acquistare casa in montagna;
  • Calabria: bonus fino a 26.000 euro per chi si trasferisce nei borghi a rischio spopolamento;
  • Appennino: flat tax al 7% per attirare nuovi residenti;
  • Bologna: progetti di formazione per i giovani immigrati, forniti grazie al gruppo Renner, con alloggi inclusi;
  • Sicilia: progetti per innovazione e partecipazione comunitaria per rigenerare i territori.

Si tratta di iniziative sicuramente utili e che, in qualche modo, serviranno per dare ai giovani una motivazione in più per non abbandonare il proprio Paese. Tuttavia, resta da capire se saranno sufficienti ad invertire una tendenza così radicata. Senza una visione più ampia e attuazione di strategie ben pensate, il rischio è che questi bonus si rivelino solo situazioni temporanee, incapaci di cambiare per davvero il futuro dei giovani italiani.