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Buoni sconto o spesa? le linee guida per l’applicazione dell’IVA nel 2024

La gestione corretta dell’IVA sui buoni sconto e buoni spesa rappresenta un argomento cruciale per le aziende, in particolare quelle che operano nel settore della grande distribuzione. Questi strumenti, utilizzati per incentivare l’acquisto di prodotti o servizi, hanno specifiche implicazioni fiscali da considerare.

La risposta dell’Agenzia delle Entrate sulla tassazione dei buoni

Rispondendo a un’interrogazione specifica da parte di una gran distribuzione che emette buoni spesa a favore di soci e clienti, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti sulla loro tassazione IVA.

A seguito dell’interpello numero 341/2023, è stato confermato che la base imponibile dell’IVA deve essere ridotta dello stesso valore del buono al netto dell’IVA. Ciò significa che, in presenza di uno sconto o di un buono, il valore da considerare ai fini fiscali sarà diminuito proporzionalmente, impattando direttamente sull’ammontare dell’imposta dovuta.

Classificazione dei buoni e normativa di riferimento

Il decreto legislativo n. 141/2018 e il d.P.R. n. 633 del 1972 offrono il quadro normativo per la gestione dei buoni-corrispettivo, distinguendo chiaramente tra buoni destinati all’acquisto di specifici beni o servizi (buoni-corrispettivo) e buoni che consentono la riduzione del prezzo di vendita (buoni sconto). I buoni spesa trattati nell’interpello rientrano nella categoria dei buoni sconto, seguendo le regole IVA a esse applicabili.

I buoni sconto, e per estensione i buoni spesa utilizzati per ridurre il prezzo di acquisto di beni o servizi, attribuiscono al loro possessore il diritto a un sconto quantificabile, sia esso in termini percentuali o come valore nominale predeterminato. Di conseguenza, è necessario che l’ammontare di tale sconto sia immediatamente visibile e applicato in fattura, modificando di fatto la base imponibile dell’IVA.

Implicazioni pratiche per gli operatori economici

L’applicazione delle linee guida fornite dall’Agenzia delle Entrate necessita attenzione specifica da parte delle aziende che emettono buoni sconto o buoni spesa. Quest’ultime devono assicurarsi che gli sconti promossi siano correttamente riflessi nelle fatture emesse, così facendo la base imponibile su cui calcolare l’IVA sarà adeguatamente diminuita.

É cruciale, quindi, che tali operatori economici si aggiornino costantemente sulle disposizioni normative vigenti e sui chiarimenti forniti dalle autorità competenti per gestire correttamente queste operazioni e evitare errori nella dichiarazione e nel versamento dell’IVA.

Risorse utili

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