Busta Paga con Malattia: questi sono i numeri da controllare se sei stato assente al lavoro | Controlla se ti stanno fregando

Malattia e busta paga (pexels) -www.circuitolavoro.it
Se sei stato assente al lavoro per malattia, controlla le voci in busta paga e assicurati che ti abbiano pagato il giusto
Se sei un lavoratore dipendente, e ti ammali, sai già con certezza, da contratto, che potrai rimanere a casa venendo pagato ugualmente.
L’azienda infatti è obbligata a pagare la malattia, ovvero la giornata lavorativa che si passa a casa, come diritto del lavoratore e della sua salute. A differenza di chi lavora in P.Iva, il dipendente ha diverse sicurezze da questo punto di vista, ma bisogna anche conoscere bene cosa spetta in busta paga per evitare di trovarsi errori senza potersene accorgere.
La malattia indennizzata viene riportata in busta paga con una voce a parte, con criteri e percentuali che variano a seconda del contratto collettivo applicato e della durata dell’assenza.
Nella maggior parte dei casi è proprio l’INPS a sostenere i costi dell’indennità, con il datore di lavoro che può integrare la somma per garantire al dipendente un reddito più vicino possibile a ciò che porta a casa di solito, ma proprio perché il calcolo non è sempre lineare, può essere importante imparare a leggere la busta paga.
Come leggere la busta paga durante la malattia
Il primo elemento da osservare è sempre la retribuzione base, che costituisce il punto di partenza su cui vengono calcolate poi tutte le indennità. In caso di assenza per malattia, non vedremo più l’importo pieno, ma una serie di voci specifiche che indicano i giorni coperti dall’INPS e quelli eventualmente integrati dall’azienda.
Di solito i primi giorni vengono coperti al 100%, nei giorni successivi la percentuale arriva al 50% o a percentuali più basse, ma tutto dipende da quanto tempo si starà fuori dall’ufficio. È quindi molto importante verificare che il numero dei giorni riportato sia corretto e che la percentuale applicata rispetti quanto stabilito dal proprio CCNL.
Altre voci da valutare in caso di malattia
Altra voce da controllare è quella delle trattenute previdenziali e fiscali. Anche in malattia, infatti, il lavoratore continua a versare i contributi, seppur in misura ridotta, e resta quindi soggetto alla tassazione Irpef.
Se un lavoratore nota incongruenze, come un numero di giorni inferiore rispetto al certificato medico o un importo troppo basso rispetto alle previsioni, il primo passo è chiedere un cedolino dettagliato all’ufficio del personale. In secondo luogo, è bene consultare il proprio contratto collettivo. Nei casi più complessi, ci si può rivolgere a un consulente del lavoro o a un sindacato per verificare che l’azienda stia rispettando le regole.