Antonino Cannavacciuolo e il rapporto con il padre: “Non voleva facessi il cuoco”

Recensione negativa Cannavacciuolo (Canale Nove) - www.circuitolavoro.it
Lo chef da nove stelle Michelin racconta a L’Espresso la sua passione nata sfidando ogni dubbio familiare, e oggi punta sui giovani per servire stellati in tutta Italia
Antonino Cannavacciuolo risponde in modo schietto: suo padre non voleva che diventasse cuoco. Eppure è stato proprio in cucina a 13 anni che ha iniziato a plasmare il suo destino. Il rigore paterno lo ha temprato, ma dentro di lui scorreva un’energia irrefrenabile per il mestiere, un fuoco fatto di sacrificio e coerenza.
Da Vico Equense al successo internazionale
Nato a Vico Equense, si è affermato come chef patron di Villa Crespi, ristorante tristellato sul Lago d’Orta. Oggi è anche volto noto della tv italiana, giudice di MasterChef e protagonista di *Cucine da Incubo*. Dietro al successo c’è una visione precisa: costruire una rete di ristorazione di eccellenza senza mai tradire le sue origini. Con locali in Toscana, Piemonte e Toscana, il suo gruppo conta centinaia di collaboratori e opera sotto lo stesso mantra: qualità, radici e formazione costante.
Il futuro inizia dalle nuove leve
Cannavacciuolo non vuole fermarsi: la sua “ricetta” è semplice ma ambiziosa — formare nuovi talenti per offrire esperienza stellata su tutto il territorio nazionale. Accanto alla moglie Cinzia, che definisce «importante non solo nella vita, ma nel lavoro», ha avviato un vero e proprio ecosistema gastronomico. Giovani chef crescono nelle sue brigate e poi conducono locali come il bistrot di Novara o l’oasi gourmet in Toscana.
In parallelo, riflette sul sistema del fine dining: molto chiacchierato, spesso idealizzato, ma raramente raccontato per quello che costa davvero. Dalla materia prima agli arredi, dall’accoglienza al servizio, ogni elemento ha un prezzo. E lui, con franchezza, lo spiega senza retorica: «Basta ipocrisie, chi entra nel nostro mondo deve sapere che dietro un piatto ci sono artigiani, entusiasmo e scelte concrete».