Casa e benessere | L’ISTAT fotografa la soddisfazione degli italiani, i fattori domestici che pesano di più

Istat casa - Circuitolavoro
Una casa luminosa, silenziosa e con spazi ben distribuiti incide sul benessere psicologico più di quanto si pensi. Lo dice l’ISTAT nel nuovo rapporto sulla qualità della vita in Italia.
L’ultimo rapporto ISTAT sul Benessere equo e sostenibile (BES) conferma che le condizioni abitative influiscono profondamente sulla qualità della vita degli italiani. Spazio, comfort, sicurezza e isolamento acustico sono tra i principali fattori che determinano la soddisfazione personale e familiare, influenzando anche lavoro, salute e relazioni.
Secondo i dati raccolti, chi vive in abitazioni in buone condizioni strutturali e con adeguati servizi percepisce un livello di soddisfazione superiore alla media nazionale. Le criticità più segnalate riguardano l’eccessivo rumore, la scarsa luminosità e il disagio termico, soprattutto in affitto o in edifici datati senza isolamento.
Cosa conta davvero per sentirsi bene in casa
Il comfort termico e l’acustica sono due elementi chiave. L’ISTAT evidenzia come il rumore proveniente dall’esterno o da vicini incida in modo significativo sul benessere psicofisico, così come la mancanza di luce naturale. Anche la distribuzione interna degli spazi, la possibilità di privacy e la presenza di aree verdi nelle vicinanze migliorano la percezione della casa come luogo di equilibrio e sicurezza.
Le persone che dichiarano di vivere in ambienti curati, personalizzati e ordinati mostrano livelli di soddisfazione più elevati, indipendentemente dalla grandezza dell’alloggio o dalla proprietà dell’immobile. A fare la differenza è la qualità percepita, non solo l’estensione o il valore commerciale della casa.
Gli effetti sul benessere generale e le differenze territoriali
L’indagine mostra anche forti differenze geografiche. Al Nord e nei piccoli centri si registra un maggiore apprezzamento dell’abitazione rispetto alle aree metropolitane del Centro-Sud, dove sono più diffuse le criticità legate al degrado urbano, al traffico e alla scarsità di servizi.
Chi vive in abitazioni sovraffollate o in edifici vecchi e non ristrutturati mostra livelli più bassi di benessere. L’impatto si riflette anche su altre sfere: sonno disturbato, stress da convivenza forzata e difficoltà a studiare o lavorare da casa sono solo alcuni degli effetti riportati.
La casa, quindi, non è solo un bene materiale ma uno spazio che influisce ogni giorno sulla qualità della vita. Investire in comfort, silenzio, luce e ordine domestico significa prendersi cura del proprio benessere e di quello di chi ci vive accanto.