Il Parlamento sta discutendo una proposta per reintrodurre il programma Cashback nel 2025, offrendo un rimborso massimo di 200 euro all’anno per chi effettua acquisti utilizzando carte o strumenti di pagamento digitali. Questo progetto punta a incentivare l’uso dei pagamenti elettronici in Italia, modernizzando ulteriormente il sistema economico del Paese.
Il Cashback era stato introdotto per la prima volta nel 2021 come parte del Piano Italia Cashless, con l’obiettivo di spingere i cittadini a preferire metodi di pagamento digitali rispetto al contante. All’epoca, i rimborsi erano pari al 10% delle spese sostenute, fino a un massimo di 150 euro per semestre.
Con la nuova proposta avanzata dall’opposizione parlamentare, il meccanismo verrebbe ripristinato nel 2025 ma con alcune modifiche. Il rimborso massimo annuale salirebbe a 200 euro, mantenendo l’obiettivo principale: favorire l’utilizzo di carte di credito, debito e app di pagamento.
Il programma prevede due modalità di rimborso:
I cittadini maggiorenni residenti in Italia potranno iscriversi volontariamente a una piattaforma digitale, gestita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Una volta registrati, dovranno indicare i dati personali e l’IBAN per ricevere i rimborsi.
Le transazioni valide saranno automaticamente conteggiate grazie ai terminali POS degli esercenti, eliminando la necessità di caricare scontrini o ricevute manualmente.
Una delle novità più interessanti è che i rimborsi non saranno tassati, poiché non concorreranno alla formazione del reddito personale. Inoltre, il programma sarà finanziato attraverso un fondo dedicato di 1,2 miliardi di euro all’anno, specificamente stanziato per sostenere questa iniziativa.
Se l’emendamento alla Legge di Bilancio 2025 verrà approvato, il Cashback tornerà operativo dal 1° gennaio 2025. Tuttavia, sarà necessario attendere un decreto attuativo del Ministero entro 45 giorni dall’approvazione della legge, per definire i dettagli operativi.
Questa misura rappresenta un’opportunità per modernizzare ulteriormente il sistema economico italiano, incentivando l’uso di pagamenti digitali e garantendo maggior trasparenza nelle transazioni. Per rimanere aggiornato, visita la nostra sezione dedicata alle news.
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